salute e benessere – Nello sport il jogging, la bicicletta e gli attrezzi alternativi in casa oggi sostituiscono la palestra, ma è importante non correre rischi.
La crisi si sa, aguzza l’ingegno. Da anni si registrano in tutto il mondo importanti, e a volte curiosi, mutamenti di usi e costumi riconducibili alla difficile situazione economica: dall’AutoWed Machine, la macchina che dalla Cornovaglia permette di autocelebrare il proprio matrimonio risparmiando sui costi, ai rimedi per sbiancare i denti fatti con bicarbonato, fragole o sale grosso; dal ritorno del “vecchio” baratto con un giro di 100 mila prodotti scambiati al mese allo sport fatto in casa o in strada. Tutte tendenze accomunate da una parola: arrangiarsi.
Anche lo sport è infatti tra gli aspetti della vita quotidiana a subire lo schiaffo della crisi economica: i dati hanno infatti registrato un calo delle iscrizioni ai circoli sportivi e palestre pari al 40%, ovvero circa un milione di italiani (dati Federazione italiana aerobica e fitness) che hanno abbandonato i centri fitness per svolgere comunque la pratica sportiva presso le proprie abitazioni, dotandosi anche di attrezzi alternativi, o in strada attraverso il jogging e le passeggiate in bicicletta.
Ecco che, oltre alle maratone storiche come quella di Roma in Italia o quella di New York negli Stati Uniti, continuano a nascere nuove manifestazioni sportive e gare di corsa, in certi casi anche con percorsi dimezzati per venire incontro alle esigenze di tutti quelli che vogliono tenersi in forma nonostante la crisi.
“Basta dotarsi di una sedia, un letto o un armadio come sostegni, bottiglie piene d’acqua in plastica come pesi e uno specchio per verificare che ogni esercizio venga svolto in maniera corretta – afferma il dott. Alessandro Zanasi esperto idrologo dell’Osservatorio Sanpellegrino (www.sanpellegrino-corporate.it), docente della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio e della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bologna –. Sempre più italiani ricorrono a soluzioni ingegnose e anticrisi pur di mantenersi in forma, ritagliandosi almeno trenta minuti al giorno per fare esercizi tra le mura domestiche o all’aria aperta”.
Seppur fatta con strumenti arrangiati, la pratica sportiva “a costo zero” richiede tuttavia eguali attenzioni nella preparazione e nello svolgimento, lo sport, infatti, fa bene, se fatto in maniera adeguata e con i dovuti accorgimenti. E’ bene per esempio utilizzare indumenti comodi e scarpe indicate per il training per evitare problemi alle ginocchia o ai tendini. Un aspetto cui prestare particolare attenzione inoltre, soprattutto se si fa sport all’aria aperta, è quello della corretta idratazione, sia prima sia dopo lo sforzo.
“Quando la temperatura esterna è bassa, come accade nei mesi invernali, non sempre abbiamo la percezione di sudare, ma non dobbiamo farci ingannare in quanto – continua Alessandro Zanasi – il nostro fisico perde comunque acqua e sali minerali che vanno pertanto opportunamente reintegrati attraverso una corretta idratazione. Tra i minerali più importanti, occorre prestare particolare attenzione nell’assumere calcio (essenziale per la formazione e la solidità dell’osso, la trasmissione degli impulsi nervosi e la contrazione muscolare), ferro (che entra nella composizione dell’emoglobina, molecola di trasporto dell’ossigeno), il magnesio e il potassio (per la regolamentazione del bilancio idrico) che si trovano nelle acque minerali”.
Alcuni utili consigli da seguire:
– ogni perdita di liquido deve essere adeguatamente compensata, con maggiore accortezza quanto più è prolungato lo sforzo;
– è consigliabile bere prima che compaia la sensazione di sete. Occorre quindi bere con regolarità durante gli sforzi fisici;
– non bisogna bere per dissetarsi, ma per mantenere il necessario contenuto di liquidi e minerali. Durante lo sforzo, specie se di lunga durata, ogni 15-20 minuti debbono essere assunte piccole quantità (circa 200 ml) di liquidi. È una regola però che le perdite di liquidi vengano compensate completamente solo dopo la pratica sportiva;
– é bene portare con sé una bottiglietta d’acqua, meglio se non troppo fredda.
26 novembre 2013