Lo definiscono il “Robin Food” dello spreco italiano, Andrea Segrè. L’ideatore del Last Minute Market e docente universitario a Bologna ha pubblicato da poco un saggio dal titolo “Vivere a spreco zero. Una rivoluzione alla portata di tutti”.
Il saggio di Segrè, edito da Marsilio, può venir definito come un libro-manifesto che sostiene le ragioni di una terza via sostenibile, in equilibrio fra consumo compulsivo e decrescita, con dati aggiornati sullo spreco di cibo e sul suo impatto rispetto al consumo energetico, idrico e delle risorse naturali.
Andrea Segrè tratteggia in questo libro un orizzonte, non a caso definito «spreco zero», che porta concretamente a una nuova visione del rapporto fra ecologia ed economia.
“Questa volta – spiega Segrè – volevo calarmi nella realtà e nelle dinamiche più vive dello spreco. Il concetto stesso di spreco zero porta a una nuova visione nel rapporto fra ecologia ed economia, dove la seconda è parte integrante e quindi declinazione conseguente della prima.
Il libro mette in luce tutta una serie di interrogativi. Cosa possiamo fare noi – cittadini-attivi, consum-attori, società civile – per evitare gli sprechi di cibo, acqua, energia? Cosa possono fare le imprese per prevenire perdite e inefficienze che comportano impatti economici, ambientali e anche sociali assai negativi per tutta la collettività? Cosa dovrebbero fare i nostri amministratori locali e la politica nazionale ed europea per promuovere una società che metta al bando gli sprechi: non solo di alimenti, acqua ed energia ma anche quelli legati ai rifiuti, alla mobilità, agli acquisti? Cosa dovrebbero fare i governi per promuovere un modello di produzione e di consumo che consenta di risparmiare e rinnovare le risorse naturali, e soprattutto farci uscire dalla crisi?
Fare di più con meno, avere meno cose e più beni, relazionali e comuni. Vivere a spreco zero fa capire, con tanti consigli pratici, come si può passare da un falso ben-essere a un autentico ben-vivere. Ma è anche una vetrina di buone pratiche – in parte già esistenti, come il Last Minute Market – che, se replicate su scala nazionale ed europea, porteranno a una società più giusta e responsabile, equa e solidale, rinnovabile e sostenibile rispetto ai bisogni e ai diritti dell’umanità.
Quanto ai consigli per la vita di ogni giorno, “Vivere a spreco zero” abbonda di decaloghi pratici: “Usiamo pentole a pressione e cuciniamo comunque sempre con pentole ben coperte per ridurre i tempi e l’energia – spiega ancora l’autore – favoriamo la nuova vita e il riutilizzo dei packaging; rivalutiamo l’acqua del rubinetto; acquistiamo prodotti sfusi o in confezioni eco-sostenibili; recuperiamo i fondi della moka casalinga: sono un ottimo scrub per la pelle secca ed eliminano i cattivi odori da pelle, pentole, fornelli e frigorifero”.