rifiuti – Istituito il premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti. Una sfida che coinvolge produttori, distributori, consumatori. Iscrizione gratuita aperta fino al 30 settembre.
La gestione sostenibile dei rifiuti comincia dalla fase prioritaria della prevenzione,come prevedono le norme europee e nazionali. Gestire correttamente i rifiuti vuol dire quindi intervenire a monte, sulle fasi di produzione, distribuzione e consumo dei beni.
L’Italia ha bisogno di un serio programma nazionale di prevenzione che obblighi il mondo della produzione e della distribuzione a cambiare rotta riducendo la produzione di rifiuti, com’è riuscita a fare la Germania, utilizzando anche la leva economica (chi produce più rifiuti paga più tasse).
È questo il messaggio che Legambiente e Federambiente lanciano insieme con la prima edizione del ‘Premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti’.
Obiettivo del premio è quello d’individuare, promuovere e diffondere le buone pratiche nazionali, valorizzando le esperienze più rilevanti e innovative e stimolando un’ampia riflessione sul tema che accompagni anche il percorso d’adozione del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti previsto dalla direttiva 98/2008/CE.
“Con il premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti,insieme a Federambiente, vogliamo ricordare che la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti migliora la qualità ambientale, dà un impulso alla ricerca e all’innovazione e apre nuove strade a vere e proprie filiere industriali – spiegano a Legambiente -.
Ridurre i rifiuti non significa sottoporsi a privazioni o rinunce, significa invece mettere sul mercato beni durevoli realizzati con basso dispendio d’energia e di risorse naturali e facilmente riciclabili”.
Il concorso è rivolto ad amministrazioni ed enti pubblici e privati, aziende, imprese, istituti scolastici, cooperative e associazioni che abbiano realizzato sul territorio nazionale iniziative di prevenzione dei rifiuti attualmente ancora in corso o concluse di recente (non prima del 1 gennaio 2013). La partecipazione al premio è gratuita.
“L’Italia – dichiara il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani – è ancora indietro sul fronte della prevenzione e riduzione dei rifiuti, vero e proprio tallone d’Achille.
Nel nostro Paese le buone esperienze e i risultati ambientali ci sono come hanno dimostrato i 1293 Comuni Ricicicloni 2013 premiati per aver superato il 65% di raccolta differenziata.
Però bisogna ancora fare molto, perché la diffusione delle buone pratiche locali da sola non basta.
Il Paese ha bisogno di un serio programma nazionale di prevenzione che obblighi il mondo della produzione e della distribuzione a cambiare rotta riducendo la produzione di rifiuti, com’è riuscita a fare la Germania, utilizzando anche la leva economica”.
“Il tema della prevenzione nella produzione di rifiuti è il più importante e sfidante – afferma il presidente di Federambiente, Daniele Fortini – tra le direttive comunitarie. È una tematica che chiama in gioco l’apparato produttivo del Paese, perché devono essere le industrie manifatturiere, da quelle che producono beni a quelle che producono imballaggi, a progettare e costruire prodotti che siano facilmente riusabili o recuperabili.
Ridurre i rifiuti non significa sottoporsi a privazioni o rinunce, significa invece mettere sul mercato beni durevoli realizzati con basso dispendio d’energia e di risorse naturali e facilmente riciclabili. Federambiente e Legambiente si fanno quindi suscitatrici di un’iniziativa che dev’essere raccolta dalla politica e connessa ai produttori industriali finalmente chiamati a una responsabilità a monte rispetto agli operatori del ciclo dei rifiuti”.
Per partecipare al premio nazionale occorre inviare la scheda di partecipazione debitamente compilata alla segreteria organizzativa (prevenzionerifiuti@federambiente.it), entro il 30 settembre 2013. La scheda potrà eventualmente essere integrata con relazioni, analisi economiche, delibere e altri materiali (es. foto, video) descrittivi dell’iniziativa.
Le iniziative pervenute verranno validate e valutate da una commissione costituita da rappresentanti di Federambiente, Legambiente, ministero dell’Ambiente, ministero dello Sviluppo economico, ISPRA, rappresentanti del mondo dell’università e della ricerca, della Camera e del Senato, delle Regioni e dell’ANCI.
Tutta la documentazione necessaria alla partecipazione è disponibile su www.federambiente.it e www.legambiente.it.
6 settembre 2013