raccolta rifiuti – Si chiama Burba – Bottom-up selection, collection and management of Urban waste – il cassonetto intelligente studiato per insegnare ai cittadini a gestire i rifiuti in modo corretto ed efficiente. La raccolta differenziata dovrebbe risultare così più semplice ed intuitiva.
L’Italia è tra i partner principali del progetto, finanziato dall’Unione Europea, che punta a definire un nuovo concetto del servizio di raccolta rifiuti.
In particolare Burba utilizza un sistema di identificazione a radio frequenza e tecnologie di geolocalizzazione che permettono di identificare il luogo di conferimento, controllando le modalità di separazione dei rifiuti.
Grazie a questo sistema il cassonetto può essere aperto utilizzando un carta personale Rfid che permette di identificare l’utente che in quel momento sta effettuando il conferimento dei rifiuti e dare un riscontro sul corretto smaltimento effettuato.
I rifiuti vengono raccolti in un cassonetto intelligente, che ha una capienza di 1.100 litri ed é destinato alla raccolta sia dei rifiuti urbani che di quelli industriali.
I dati registrati dal sistema vengono inviati ad un centro di controllo che li elabora al fine di definire un profilo dettagliato delle abitudini di conferimento per zona e orario. Sulla base di queste elaborazioni si potrà arrivare a una ottimizzazione dei percorsi dei mezzi di raccolta in modo da garantire un flusso ordinato ed efficiente verso i centri di smaltimento.
Tutte le informazioni vengono trasmesse anche ai cittadini tramite una app, per smartphone e telefoni cellulari, che fornisce consulenza e supporto per il corretto conferimento dei rifiuti.
Grazie alla collaborazione tra amministrazioni locali e cittadini, il sistema Burba prevede anche l’attivazione di programmi di incentivi per il corretto riciclo, attraverso l’attivazione di un sistema in grado di premiare i comportamenti virtuosi, ad esempio con sconti sulle tariffe e sulle tasse di smaltimento dei rifiuti.
Il progetto avviato nel 2011 si concluderà il prossimo dicembre e coinvolge 9 partner provenienti da sei paesi:
– D’Apollonia Spa con sede in Genova – Italia;
– Politecnico di Milano con sede in Milano – Italia;
– Acorde Technologies S.A. con sede in Santander – Spagna;
– Ridgeback S.a.s. con sede in Torino – Italia;
– Tekever Tecnologias de informacao S.A. con sede in Lisbona – Portogallo;
– Comune di Camogli con sede in Camogli;
– Ayuntamiento de Santander con sede in Santander – Spagna;
– Shanghai Aoto Ambiente Equipment Co Ltd con sede in Shanghai – Cina;
– Gmina Miasto Rzeszow con sede in Rzeszow – Polonia.
Le municipalità di Camogli, Santander e Rzeswow usufruiranno del sistema di raccolta e riciclaggio, realizzato grazie al progetto.
“Abbiamo scelto tre città di dimensioni differenti e con diverse abitudini al fine di avere una visione completa di quello che dovrebbe essere il problema in tutta Europa”, ha dichiarato Simona Bruna, coordinatrice del progetto presso D’Appolonia Spa.
Il sistema si compone di diversi elementi:
– IWAC (Intelligent Waste Container): il cassonetto intelligente in grado di fornire indicazioni sui rifiuti contenuti, di connettersi con il mezzo di trasporto dedicato allo svuotamento ed agli operatori addetti al servizio di raccolta;
– IRN (IWAC Relay Node): è il sistema che connette ciascun cassonetto all’ufficio centrale;
– Municipality Control Centre: è l’ufficio centrale del Municipio che fornisce e raccoglie dati dai cassonetti, cittadini, dai ricercatori, dai camion dei rifiuti, e anche dalle aziende che smaltiscono i rifiuti urbani;
– Trucks: i camion di raccolta saranno dotati di un sistema che comunica sia con i cassonetti intelligenti sia con l’ufficio centrale;
– Network: la rete sarà diversificata in termini di tecnologia implementata per i diversi sottosistemi.
Il costo del progetto ammonta a 2.874.920 euro di cui 2.158.952 euro messi a disposizione dall’Ue grazie al 7PQ 2007-2013.
03 settembre 2013