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Il mercato italiano del solare riparte su nuove basi

energia solareArriva da Solarexpo la conferma che il mercato italiano del solare riparte su nuove basi: l’autosufficienza energetica di famiglie e imprese.
Avanzano le soluzioni e le tecnologie per edifici, reti e città ‘intelligenti’ all’insegna di una crescente integrazione.

Solarexpo-The Innovation Cloud a Fiera Milano in tre giorni di manifestazione ha aperto le porte a 14.200 visitatori, che confermano la crescente domanda di aggiornamento professionale, indispensabile nell’era post-incentivi, 50 convegni ed eventi speciali che hanno registrato 6.000 presenze e l’intervento di 400 relatori.

“La significativa affluenza di visitatori, per di più quest’anno particolarmente profilati dal punto di vista professionale – afferma Luca Zingale, direttore scientifico dell’evento – è un chiaro segnale della fiducia che il mercato interno stia ripartendo. In parallelo, le aziende dovranno mantenere un forte orientamento verso l’estero, dove la domanda di energia verde è in crescita esponenziale. Abbiamo la soddisfazione di veder riconosciuto che il concept multitecnologico di Solarexpo-The Innovation Cloud ha saputo anticipare la tendenza del mercato verso l’integrazione di tutte le tecnologie energetiche innovative. Per sostenere la ripartenza del mercato abbiamo messo a disposizione dei professionisti un programma convegnistico all’avanguardia, offrendo un panorama completo dello stato dell’arte tecnologico e dei nuovi modelli di business”.

Nel 2013 gli investimenti mondiali nelle rinnovabili sono calati: 214 miliardi di dollari (-14% sul 2012 e -23% rispetto all’anno record del 2011). La discesa mondiale, ma soprattutto europea, è stata più accentuata per gli investimenti in Italia e le imprese nazionali hanno adeguato le strategie, puntando molto sull’internazionalizzazione. A tracciare il quadro è l’Irex International report “The strategies of the 50 leading companies in the global renewable energy industry”, presentato in Italia nella giornata di apertura di Solarexpo.

Il report ha analizzato 359 tra decisioni d’investimento, fusioni e acquisizioni, accordi di cooperazione e altre operazioni sCentrale solare Massa Martanaocietarie condotte dalle 50 protagoniste del settore mondiale delle rinnovabili nel 2012 e nella prima metà del 2013. I principali trend, spiega Alessandro Marangoni, Ceo di Althesys e capo del team di ricerca per l’Irex International Report, “sono stati la riorganizzazione e concentrazione del mercato, l’internazionalizzazione, la razionalizzazione delle attività e il taglio dei costi”.

Nei primi mesi del 2014, aggiunge Marangoni, “abbiamo visto come queste scelte abbiano aiutato molte imprese a imboccare la via della ripresa: la maggiore efficienza, la riduzione della sovraccapacità e lo spostamento verso i mercati emergenti, caratterizzati da forti investimenti nelle rinnovabili, stanno dando buoni risultati”.

Il quadro generale mostra un recupero delle imprese europee su quelle asiatiche: il tasso di internazionalizzazione delle aziende occidentali è cresciuto più di quello delle orientali per effetto delle politiche anti-dumping europee e statunitensi per il fotovoltaico. Nelle tecnologie eoliche i costruttori occidentali mantengono la leadership grazie al vantaggio tecnologico rispetto agli orientali.

Anche nel fotovoltaico le imprese occidentali puntano sull’innovazione. Un dato sorprendente: nel FV le società occidentali spendono in R&S quasi il triplo di quelle orientali: 12,6% sul fatturato rispetto al 4,5%. Le rinnovabili continuano a rappresentare quasi il 44% della nuova potenza installata nel mondo (come nell’anno 2012) e in alcune nazioni europee, come l’Italia, la quasi totalità dei nuovi investimenti in impianti di generazione elettrica è da fonti pulite.

Gli investimenti nell’eolico sono rimasti stabili anche in valore e costituiscono la maggior parte delle rinnovabili in termini di potenza installata. Sebbene la gran parte dei nuovi impianti di energia pulita siano ancora installati in Europa, l’analisi mostra un ruolo sempre più importante dei mercati emergenti, pari al 31,5% delle operazioni e il 29,3% dei megawatt di capacità installata.

13 maggio 2014

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