biologico – Sono oltre 4.000 gli operatori biologici in Emilia-Romagna. Le aziende agricole certificate biologiche sono 3.030, mentre 994 sono gli operatori con attività di trasformazione e vendita dei prodotti.
Secondo l’elenco ufficiale degli operatori biologici della regione al 31 dicembre scorso, le imprese biologiche sono aumentate rispetto al 2011 del 5,8% mentre, nel complesso, gli operatori (agricoltori e titolari di aziende di trasformazione e commercializzazione) arrivano a 4.024 con una crescita di quasi il 10%. Aumento notevole anche quello delle aziende agricole con allevamenti, che raggiungono quota 718 (+22%).
Il sostegno alle produzioni biologiche ha assorbito fino ad oggi il 34% delle risorse disponibili (250 milioni di euro dal 2007 al 2012). Le risorse programmate per il 2013 porteranno il totale a oltre 300 milioni, con un aumento del 15% rispetto alla programmazione passata. In generale, le produzioni di qualità bio, Dop, Igp e Qc sono state sostenute per oltre la metà delle risorse impegnate.
I dati regionali del bio mostrano, inoltre, un incremento sensibile (+14,9%) per le imprese che svolgono attività di trasformazione e vendita dei prodotti ottenuti da agricoltura biologica, percentuale che sale a +30,6% se si considerano le aziende che, in connessione con l’attività agricola, svolgono anche l’attività di trasformazione e commercializzazione dei propri prodotti.
L’elenco ufficiale degli operatori biologici dell’Emilia-Romagna è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale telematico della Regione n. 216 (parte seconda) del 29 luglio 2013. Nello stesso Bollettino sono anche pubblicati i dati relativi agli aggiornamenti (nuove aziende e cessazioni) alla data del 30/04/2013.
Per maggiori informazioni consultare anche la pagina dedicata alla produzione biologica del portale regionale Agricoltura.
“I dati pubblicati evidenziano il dinamismo e la vitalità del biologico in regione – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – caratterizzato da un aumento della presenza di agricoltori che hanno scelto il biologico. All’origine di questa crescita vi è anche la scelta della Regione di incentivare economicamente la tecnica colturale biologica in considerazione del suo alto valore ambientale. A fine 2013 – aggiunge Rabboni – saranno destinati a questo settore ulteriori 50 milioni”.
06 agosto 2013