Fieragricola – Innovazione. Sostenibilità. Trasversalità. Internazionalizzazione. Sono i punti cardinali della 111ª edizione di Fieragricola, in programma a Veronafiere dal 6 al 9 febbraio, da domani a sabato.
Con una storia che affonda le proprie radici nel 1898, Fieragricola si prepara ad accompagnare l’ennesima evoluzione del comparto primario, spina dorsale di quell’agroalimentare Made in Italy che vale 250 miliardi di euro e ne esporta 35 nel mondo.
Ad oggi sono oltre 1.000 gli espositori – tra diretti e rappresentati – che hanno aderito a Fieragricola 2014. Nove i padiglioni utilizzati, oltre a 4 aree demo ed espositive esterne. Fra i pilastri della fiera la meccanica agricola, la zootecnia, le energie da fonti rinnovabili in agricoltura, vigneto e frutteto, le agroforniture, senza dimenticare la formazione con più di 90 appuntamenti tra convegni, workshop e seminari per gli operatori.
Le delegazioni estere provengono da Olanda, Francia, Belgio, Svizzera, Austria, Germania, Slovenia, Croazia, Serbia, Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Macedonia, Romania, Polonia, Bulgaria, Ungheria e Turchia, Russia, Ucraina, Iran, Marocco, Cina e Sudamerica.
«Fieragricola è per il mondo agricolo l’appuntamento più atteso – dichiara il presidente di Veronafiere, Ettore Riello – e costituisce non soltanto l’evento storico per eccellenza con 115 anni alle spalle, ma anche una finestra sul futuro dell’agricoltura, sempre più multifunzionale e tecnologica. Fieragricola è inserita in un panorama di iniziative che Veronafiere dedica all’agroalimentare Made in Italy e che comprende Siab, Eurocarne, Sol&Agrifood, Vinitaly, Enolitech».
«L’agricoltura è un comparto estremamente dinamico – afferma il vice direttore generale di Veronafiere, Mario Rossini -. Nell’evoluzione che si sta delineando in questi ultimi anni ci sono agricoltori che allo stesso tempo sono allevatori, ma anche produttori di energie da fonti rinnovabili oppure inseriti nella filiera della trasformazione e della vendita diretta. Per questi motivi Fieragricola desidera offrire ai visitatori strumenti di crescita e di informazione su larga scala».
A Fieragricola i padiglioni 9 e 11 di Veronafiere sono dedicati alla zootecnia. Sotto la lente, in particolare, la genetica bovina e suina, le tecnologie e i prodotti per l’allevamento, le mostre nel ring e, fra le novità, gli approfondimenti sulla suinicoltura e i bovini da carne e l’asta internazionale dei capi di razza Bruna. Complessivamente, sono oltre 600 gli animali in esposizione fra bovini da latte, bovini da carne, capi bufalini, avicoli, ovini e caprini.
L’Associazione italiana allevatori si conferma un partner di Fieragricola estremamente importante.
Grazie infatti ad Aia e alle associazioni territoriali e di razza andrà in scena nel ring del padiglione 9 il 13° Open Holstein Dairy Show, dedicato alla razza Frisona, e la 46ª mostra nazionale del Libro genealogico della razza Bruna.
Le mostre bovine, inoltre, costituiscono una vetrina di grande rilievo per evidenziare e fare il punto sui progressi della zootecnia sul piano della genetica, della morfologia, dei parametri legati alla produttività, alla longevità e alla funzionalità, ma anche a variabili come la fertilità e, elementi più recenti per la valutazione delle bovine, i valori che mettono in luce la resa in fase di caseificazione.
Alla meccanica agricola sono dedicati, invece, quattro padiglioni oltre alle aree esterne, ancora più ampie, con tutte le grandi case costruttrici presenti con grandi mezzi, trattrici e moto agricole.
«Fieragricola dedica ancora maggiore attenzione al comparto della meccanica agricola – specifica Damiano Berzacola, vice presidente vicario – Fra le novità legate alla meccanizzazione che i visitatori troveranno a Fieragricola, due interi padiglioni dedicati a vigneto e frutteto, con trattrici e cingolati, oltre ad attrezzature, prodotti e vivaismo. I costruttori italiani sono leader a livello mondiale nei segmenti ad alto tasso di specializzazione come vigneto e frutteto, con un mercato fortemente export-oriented, considerato che oltre il 70% dei mezzi viene venduto al di fuori dei confini italiani».
04 febbraio 2014