energia solare – Una macchina portatile dotata di filtri per la purificazione dell’acqua, alimentata da un pannello solare, adatta a tutti i luoghi in cui non c’è disponibilità di energia. E’ Sun4Water, progetto di innovazione tecnologica in grado di migliorare la vita nei Paesi in via di sviluppo dove l’acqua potabile scarseggia, che coinvolge Fondazione Cariplo, una rete di Ong italiane e un’impresa profit.
Un apparecchio che richiede pochissima manutenzione, facile da usare, capace di purificare l’acqua dolce non potabile e di produrre energia elettrica per far fronte alle necessità quotidiane delle popolazioni, stimate in circa 1 miliardo di persone, che non dispongono di elettricità e acqua potabile.
Fondazione Cariplo – si legge in una nota – ha creduto in questo progetto mettendo a disposizione risorse economiche pari a 350mila euro di contributo ma anche un’esperienza pluriennale nel settore della cooperazione internazionale. Sei le organizzazioni coinvolte – Lvia, Amref, Avis, Manitese, Cuamm e Cast – già attive in Paesi in cui l’accesso all’acqua pulita è un problema quotidiano e pronte per sperimentare 75 prototipi in 4 Paesi prescelti, ovvero Etiopia, Kenya, Repubblica Democratica del Congo e Tanzania.
“Il test sul campo – spiega Italo Rizzi, direttore di LVIA, ong che coordina le sperimentazioni – verrà svolto dalle ONG usando il dispositivo su vari tipi di acque (sotterranee e superficiali) e con diverse tipologie di destinatari (principalmente scuole, comunità, dispensari e centri di salute).
Il trial fornirà importanti indicazioni rispetto all’usabilità tecnica del potabilizzatore nei contesti selezionati, ed in alcuni contesti verrà testata l’efficacia del dispositivo e i possibili effetti su salute, economia locale, ambiente e cambiamento sociale (in relazione a risparmio di tempo ed energia) con una verifica in termini di accettabilità e desiderabilità tecnica e finanziaria e individuando possibili migliorie a livello tecnologico necessarie per il suo utilizzo in piccole comunità rurali”.
“Il progetto – ha spiegato Sergio Urbani, segretario generale di Fondazione Cariplo – rappresenta un esempio importante di innovazione a servizio dello sviluppo. Fondazione Cariplo intende sostenere processi che, come in questo caso, promuovono il partenariato tra gli attori non profit operanti nell’ambito della cooperazione internazionale (ONG, associazioni, fondazioni, ecc.) e il mondo profit interessato alla cooperazione e al trasferimento tecnologico”.
“Il progetto Sun4Water – ha concluso Urbani – ha, a nostro avviso, molti elementi di forza: primo fra tutti l’uso di una tecnologia innovativa e di semplice utilizzo. La macchina è inoltre capace di generare energia che potrà servire per caricare cellulari o per illuminazione domestica e i costi di produzione, una volta a regime, saranno contenuti”.
Sun4Water è una macchina plug-and-play altamente innovativa, in grado di purificare l’acqua dolce inquinata e far fronte alle necessità quotidiane delle popolazioni (stimate in circa 1 miliardo di persone) che non dispongono di elettricità e acqua potabile. È alimentata da un pannello solare e composta da una batteria, da un controllo elettronico, da una pompa che spinge l’acqua sporca attraverso un sistema filtrante a quattro stadi (a sedimentazione, a carboni attivi, e un sistema integrato di ultrafiltrazione e osmosi inversa) capace di abbattere virus, batteri e metalli pesanti fino a un diametro di 0.0001 micron. Produce circa 20 litri di acqua potabile per ogni ora di radiazione solare. I test condotti su Sun4Water confermano che l’acqua filtrata soddisfa gli standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Sun4Water è stata concepita per non richiedere manutenzione per un periodo di dieci anni, salvo la sostituzione dei due filtri a baionetta iniziali (forniti all’interno della macchina stessa), né di particolari accorgimenti per la messa in funzione e per l’operatività: si apre il pannello solare nella posizione suggerita, si preme il pulsante start e la macchina diventa operativa.
Le maggiori innovazioni consistono nella facilità d’uso, nella capacità di filtrare sia gli inquinanti organici (batteri, virus) che quelli inorganici (metalli pesanti) e nella presenza di un serbatoio per l’acqua dotato di un generatore di ozono in grado di assicurare il mantenimento nel tempo della potabilità dell’acqua filtrata. Sun4Water produce inoltre elettricità sufficiente a caricare alcuni telefoni cellulari e lampade LED attraverso un’uscita a 12 V e una porta USB.
Sun4Water ha quindi la capacità di fornire contemporaneamente acqua potabile ed elettricità, ovvero l’infrastruttura fondamentale per la vita moderna a un costo altamente sostenibile, che si colloca fra 1€ e 2€ l’anno a persona, secondo il livello di irradiazione solare della Regione in cui Sun4Water viene installata.
02 aprile 2015