alimentazione e benessere – Un menù completo, con frutta e verdura a km 0, dal costo a persona di 3,70 euro compreso di manodopera e condimenti: un drink analcolico a base di carota e limone (30 centesimi), un antipasto con uovo barzotto e verza viola (40 centesimi).
Poi il primo: pasta fresca, cavolfiore bianco, guanciale e pecorino (70 centesimi), il secondo: una coscia di pollo su crema di rapa rossa (1 euro) e infine la sbriciolata al kiwi (45 centesimi).
E’ la sfida contro la crisi che gli chef in erba dell’Istituto alberghiero ‘V. Gioberti’ di Roma hanno vinto i giorni scorsi.
Gli studenti hanno dimostrato, cucinando e poi illustando alla stampa, come è possibile realizzare piatti nutrienti e salutari spendendo meno di 5 euro. L’iniziativa è stata promossa da Unaproa, l’Unione nazionale delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli, agrumari e di frutta in guscio e fa parte della campagna ‘Nutritevi dei colori della vita’.
«Sempre più spesso – spiega il presidente di UNAPROA Ambrogio De Ponti – la crisi economica che grava sulle tasche delle famiglie e dei consumatori italiani in genere obbliga ad applicare strategie di risparmio anche alla spesa alimentare. Questo, però, non può e non deve andare a discapito della salute: una dieta sana ed equilibrata non può prescindere da alcuni componenti, come un consumo quotidiano e variato di frutta e verdura. Proprio da qui nasce la sfida lanciata dalla nostra campagna nazionale “Nutritevi dei colori della vita”».
Il mondo scientifico è concorde nell’affermare che bisogna favorire il consumo di frutta e verdura in modo variato, almeno cinque volte al giorno, seguendo la linea dei 5 colori, come recita il motivo della campagna UNAPROA. Le proprietà salutistiche dell’ortofrutta sono infatti dovute anche all’abbondante presenza di alcune speciali sostanze colorate protettive che conferiscono alla frutta e alla verdura colori vivaci e invitanti e va smentito il pregiudizio che una dieta ricca di questi alimenti sia necessariamente economicamente svantaggiosa.
Il boom della cucina in televisione tra programmi e show serali aiuta a veicolare menù più salutari e la diffusione della cultura del benessere nel piatto. Ma soprattutto “non è controproducente per gli studenti – spiega Carla Parolari, preside dell’Istituro Gioberti -. Molti sono impegnati già dal quinto in strutture professionali fuori dalle aule. A Roma ad esempio ad Eataly o in ambasciate. Il riscontro è positivo e sono molto motivati. Alcuni – aggiunge – realizzano il sogno di fare gli chef, altri no. Ma noi li formiamo per affronatre al meglio il futuro professionale”.
I giovani chef hanno cucinato il menù ispirandosi ai colori del benessere, con cinque tonalità a distinguere le proprietà nutrionali presenti nei singoli ingredienti.
“Gli studenti dell’alberghiero si formano e imparano da subito – osserva Elisabetta Bernardi, nutrizionista – quali sostanze sono presenti nella frutta e nella verdura. L’obiettivo deve essere sempre quello di variare a tavola e consumare i nutrienti che sono indispensabili all’organismo. Per questo – conclude – serve una sinergia di sostanze e i colori aiutano a riconoscere quelle cinque fondamentali. Un aiuto anche per le mamme che fanno la spesa e poi devono cucinare”.
28 gennaio 2014