turismo enogastronomico – Dalle strade del vino a quelle dell’olio, dal desiderio di cibo sano alla ricerca del benessere fisico e psicologico, dalla scoperta dei più bei borghi d’Italia, alla ricerca di specialità gastronomiche della tradizione.
“Nonostante la crisi, il turismo enogastronomico mantiene il suo interesse. Una vera e propria componente di questo mercato, che va organizzata, segnalata e promossa da figure professionali specifiche”.
Ad entrare nel merito é Cosimo Melacca, presidente di Agriturist, presentando la partnership con Cts Academy, in occasione della prima edizione del master in turismo enogastronomico, che si terrà a Roma a partire dal prossimo 24 novembre.
“Agriturist – chiarisce Melacca – è la prima organizzazione italiana per le vacanze in campagna. Non è un caso che la parola agriturismo, rispetto ad altre, si sia imposta proprio in concomitanza con la fondazione della nostra associazione. Aderiamo con entusiasmo a questa iniziativa del Cts perché siamo convinti che, attraverso questo master, molti riusciranno a trasformare la propria passione nella propria attività.
L’Italia, infatti, è il luogo ideale – fa notare – per il turismo enogastronomico: gli itinerari possibili sono tanti quanti sono i nostri paesi, abbiamo uno straordinario patrimonio di specialità agroalimentari tipiche dell’agricoltura, le combinazioni possibili sono infinite, ma occorre saperle collegare. Non è tempo di improvvisazione, serve una formazione pratica e mirata”.
Occorrono esperti ‘Travel Designer’ capaci di creare offerte enogastronomiche in armonia con i territori, organizzatori di eventi per collaborare e progettare Fiere del gusto e del Turismo Enogastronomico in Italia e all’estero e questo master Cts di cui Agriturist è partner tecnico, risponde a queste esigenze.
“Il binomio cultura-natura sempre al centro del progetto di un agriturismo sano – sostiene il presidente Agriturist – capace di essere il contorno ideale per iniziative che partono dall’azienda agricola per allargarsi all’infinito. D’altronde, anche se l’Italia è uno dei Paesi più popolati dell’Unione europea, la nostra ricchezza enogastronomica non ha eguali al mondo. Il cibo ha assunto un ruolo nuovo anche di promozione del territorio e nelle nostre campagne s’impara sempre qualcosa di nuovo”.
18 settembre 2014