. Viticultura “sostenibile” con il progetto SOStain - Verdecologia

Viticultura “sostenibile” con il progetto SOStain

sostenibilità – Nasce una rete di viticultura “sostenibile” con il progetto pilota SOStain rivolto a tutte le aziende vitivinicole siciliane per creare un network sostenibile.
SOStain  è il primo programma di Sostenibilità per la vitivinicoltura Italiana, frutto della collaborazione tra Tasca d’Almerita e Planeta a partire dal 2010.

E’ basato su un percorso di crescita che si adatta alla realtà aziendale portandola a raggiungere obiettivi di sostenibilità crescenti e condivisi, in un dialogo tra l’azienda ed il suo territorio, partendo dall’analisi dell’esistente per individuare criticità, punti di forza e un modo diverso di agire non solo nel rispetto dell’ambiente ma per la valorizzazione del territorio e delle persone che lo vivono e che, soprattutto, lo vivranno.

Al fianco dei produttori vinicoli scendono in campo il centro di ricerca OPERA dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università di Milano e altre eccellenze.
SOStain, inoltre, è stato riconosciuto dall’assessorato alle Politiche agricole e alimentari della Regione Siciliana come uno “strumento utile allo sviluppo sostenibile della vitivinicoltura siciliana”: un marchio dello sviluppo sostenibile per la vitivinicoltura siciliana.

“SOStain – sottolineano i promotori – non è rivolto esclusivamente alla valorizzazione e alla tutela delle risorse naturali, ma anche di quelle sociali e culturali, quindi potrebbe risultare un valido strumento per il mantenimento di tradizione e cultura, fattori che costituiscono un patrimonio di valori imprescindibilmente connesso al territorio siciliano ed alla sua storia vitivinicola. La Sicilia negli anni si è configurata come la regione italiana con il più alto patrimonio vitivinicolo (pari come estensione a circa il 18% del totale nazionale) e la sua viticoltura rappresenta, da un punto di vista “economico” circa il 10% di quella italiana risultando una risorsa strategica dell’agricoltura e dell’economia regionale”.

19 giugno 2013

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