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Qualità della vita: Trento prima, Napoli ultima

ambiente e qualità della vitaAnche quest’anno l’Alto Adige è ai primi posti nella classifica della Qualità della Vita stilata dal quotidiano Il Sole 24 Ore.
Dopo le tre vittorie conseguite nel 2001, 2010 e 2012 Bolzano dimostra ancora una volta le ottime performance tra le 107 province italiane prese in esame, totalizzando 603 punti nella pagella finale.

Prima Trento, ultima Napoli. Sono questi gli estremi della classifica. Rispetto al 2012, gli spostamenti non sono eccezionali, ma confermano la tradizionale (e netta) divisione del Paese rispetto alla bisettrice Nord-Sud.

Ad assicurare la posizione di prestigio della provincia altoatesina è soprattutto il settore “Affari e lavoro”, che insieme alle aree “Tenore di vita”, “Ambiente e salute”, “Popolazione”, “Ordine pubblico” e “Tempo libero” costituisce l’elenco delle macro aree prese ad esame nel corso dell’indagine.

Sul secondo gradino del podio figura Bolzano, che l’anno scorso era medaglia d’oro. Trento, d’altra parte, aveva già occupato la prima posizione nel 2007. Per quanto riguarda l’altro versante della graduatoria, il capoluogo partenopeo perde un solo posto, sostituendo come fanalino di coda in 107esima posizione Taranto, che risale fino al numero 104, davanti a Reggio Calabria (105) e dietro Caserta (103).

Sulla base dei risultati analizzati l’Alto Adige conferma la propria buona predisposizione al fare impresa, offrendosi come habitat ideale per il business grazie a misure articolate di sostegno, dall’azzeramento dell’IRAP per i primi 5 anni di attività alla pressione fiscale più bassa d’Italia. Decisamente significativo è il dato relativo alla bassa percentuale di fallimenti tra le imprese: non a caso le start-up che decidono di insediarsi in Provincia di Bolzano hanno un tasso di sopravvivenza del 90%, una garanzia per i nuovi percorsi imprenditoriali che scelgono il territorio altoatesino per il proprio futuro.

Infine, fiore all’occhiello dell’Alto Adige sono i primati nelle categorie occupazione femminile e no profit. Due indicatori che dimostrano l’attenzione dedicata alle politiche di genere e al terzo settore. Non a caso è di recente creazione il nuovo ComWidmann - Stofneritato per la promozione dell’imprenditoria femminile che prevede misure per il sostegno di donne in posizioni dirigenziali e promuove non solo la qualificazione di imprenditrici e dirigenti, ma anche la costituzione di imprese da parte di donne.

“Essere ai primi posti di classifiche nazionali prestigiose ci riempie di orgoglio. A Bolzano si vive e si lavora bene, lo dicono i numeri e lo conferma il vissuto delle aziende che scelgono l’Alto Adige come destinazione, scoprendo un habitat ideale per chi punta alla qualità e all’innovazione. Le innumerevoli facilitazioni che la nostra Provincia mette a disposizione sono certamente un formidabile motore di attrazione e di opportunità per possibili investitori, ma a convincere è l’insieme del contesto” commenta il direttore della Business Location Südtirol – Alto Adige (BLS), Ulrich Stofner.

Migliorano le altre grandi province del Centro-Nord: Bologna conquista la medaglia di Bronzo, mentre le prime due città italiane – Roma e Milano – salgono rispettivamente in ventesima e decima posizione.

Completano la top-ten, dalla quarta alla nona posizione, Belluno, Siena, Ravenna, Firenze, Macerata e Aosta. Genova sale al 24esimo posto, mentre Torino scende al numero 52 e Venezia al 59. L’Aquila migliora e ora è 71esima, davanti a Catanzaro (85), Bari (97) e Catania (101). Penultima, sul 106esimo gradino, è Palermo.

Le aree oggetto dell’indagine sono sei, mentre gli indicatori utilizzati per stilare la classifica arrivano a quota 36. Trento è prima soprattutto in virtù degli ottimi risultati conseguiti rispetto a tre parametri: risultati economici, tempo libero e sicurezza. A penalizzare Napoli, invece, sono in primo luogo il lavoro e i redditi.

03 dicembre 2013

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