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Pizza patrimonio Unesco: nuova raccolta di firme

alimentazione made in Italy – La petizione per richiedere che l’arte della pizza sia inserita nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità” dell’Unesco volerà a Londra oggi nella pizzeria RossoPomodoro, Covent Garden, Monmouth st 50-52.

Proprio nella capitale multietnica inglese, dove è possibile trovare cibo proveniente da ogni angolo del Pianeta, il presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente, rilancerà la raccolta firme per sbloccare la pratica, ancora in attesa di esame dal 2011, e formalizzare così la candidatura al Comitato Intergovernativo dell’Unesco.

«La petizione – sottolinea Alfonso Pecoraro Scanio –  è rivolta a tutti coloro che amano la specialità gastronomica più conosciuta e diffusa del pianeta, simbolo del paese Italia e dell’incontro culturale degli italiani nel mondo. Occorre perciò difendere l’origine italiana di quest’arte, la qualità degli ingredienti e l’economia legata alle sane tradizioni nate dalle sapienti mani dei pizzaiuoli napoletani. Il riconoscimento dell’arte della pizza quale patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco è un’occasione unica per difendere il Made in Italy dal moltiplicarsi delle contraffazioni alimentari».

All’evento, realizzato in partnership con Coldiretti, associazione Pizzaiuoli napoletani e Change.org parteciperà anche Franco Manna, presidente di Rossopomodoro e Leonardo Simonelli, presidente della Camera di Commercio italiana a Londra.

Tra i sostenitori della petizione anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che ha firmato la petizione in occasione della 14° edizione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato da Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio.

14 novembre 2014

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