turismo ed eco sostenibilità – E’ stato riaperto nei giorni scorsi uno dei palazzi storici della città di Foligno, oggi adibito ad Ostello. Parliamo di Palazzo Pierantoni splendida costruzione cinquecentesca con chiostro e giardino interno ed ampi spazi comuni che accoglie i suoi ospiti in stanze tardo barocche affrescate a soggetto mitologico.
Con l’affidamento in gestione da parte del Comune di Foligno alla Cooperativa trentina il Faggio, che da trent’anni opera nell’ambito dell’accoglienza agli studenti e nella gestione dell’ostello di Rovereto, si apre ufficialmente una nuova era dell’ostello folignate che può vantare una ricchezza storico artistica non certo comune per un ostello della gioventù.
Entrando nella struttura salta subito agli occhi la bellezza del parco con ninfeo, pergolato e lecci secolari, per arrivare nella parte interna sale decorate con volte affrescate denominate di Cupido e dell’Olimpo, attribuite a due artisti folignati della seconda metà del 1600, Giovan Battista Michelini e Gian Domenico Mattei. Pregevoli anche gli stucchi tra cui quelli della stanza del camino con lo stemma della famiglia tedesca dei Ravenstein imparentata ai Pierantoni.
“Certamente parliamo di un palazzo di estremo pregio – ha sottolineato il presidente della Cooperativa il Faggio Luca Maurina, che ospita una struttura ricettiva attraverso la quale vogliamo proporre e caratterizzare la nostra offerta anche a coloro che utilizzano la bicicletta come sistema di spostamento. Stiamo mettendo a punto degli spazi dedicati, in primis un punto di custodia ed un servizio di riparazione di biciclette, grazie alla collaborazione con un esercente locale. Ma pensiamo anche alla promozione e pubblicazione di materiale informativo che miri a far conoscere al meglio i percorsi specifici che interessano l’intera regione dell’Umbria.
Tra l’altro la città di Foligno, pianeggiante e con bassi dislivelli è in un certo senso privilegiata per questo tipo di turismo e si presta particolarmente per questo tipo di mobilità alternativa, anche alla luce delle nuove piste ciclabili che si stanno realizzando nel nostro territorio.
“Chi vuole – continua Maurina – può arrivare direttamente in treno e utilizzare esclusivamente la bicicletta. Tra l’altro il cicloturista è un viaggiatore sempre molto attento, avendo scelto uno strumento che lo porta a spostarsi in maniera lenta, che concede tempi e modi di osservazione privilegiati. Tutti gli investimenti delle istituzioni per la creazione di ulteriori percorsi ci porteranno sempre al loro fianco, ovviamente perché non vanno solo nella direzione del turista ma del cittadino stesso”.
28 ottobre 2014