architettura vegetale – Una piccola città utopica di 2.000 metri quadri negli spazi della Fabbrica del Vapore a Milano. E’ “Green Utopia”, la città vegetale che dall’8 al 13 aprile 2014 raccoglierà esempi di architettura ‘verde’, la più innovativa e concreta risposta alle esigenze di sostenibilità contemporanee nell’architettura e nel design.
Visitando Green Utopia, uno degli eventi di punta di Sharing design, la manifestazione a cura di Milano Makers, si concretizzeranno le proposte più innovative dell’abitare e del vivere green.
La città vegetale vivrà di giorno con laboratori e workshop operativi di autocostruzione mentre la sera si accenderà di luci, proiezioni, musica, teatro, performance trasformando l’utopia green in uno spettacolo continuo.
La manifestazione riunirà, in una piccola città verde, architetture di terra cruda, uno dei materiali protagonisti della nuova architettura dotato di insuperabili doti ecologiche di sostenibilità.
Ma anche architetture in bambù, considerato l’acciaio naturale per le sue capacità statiche e ampiamente usato in Asia, canna palustre, un materiale di casa nostra, utilizzata in tecniche di costruzione naturale, come anche la paglia, in grado di fornire case altamente isolanti e sane con una notevole resistenza ai terremoti.
Ai visitatori verranno proposte costruzioni in salice, in grado di creare vere architetture viventi che crescono e cambiano aspetto con il tempo o in verde tradizionale e tecnico, il più efficace strumento per la costruzione delle nuove città a orientamento ecologico che si evolve in soluzioni di orto urbano.
Si darà spazio al “natural design”, l’ultima tendenza del green design che progetta oggetti che contengono piante, e si tratterà di agricoltura urbana, grazie anche alla cura di orti terapeutici e coltivazioni domestiche.
Il coordinamento e l’ideazione degli eventi di Greenutopia si devono a Maurizio Corrado direttore di Nemeton Magazine, che con Wolters Kluwer Italia parteciperà in veste di media partner a questo contenitore di progetti e incontri, con il patrocinio fra gli altri delle Accademie di Belle Arti di Verona, Bologna, della Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma, della Cia, Confederazione italiana agricoltori e di Promoverde.
Parte integrante del gruppo di progetto anche gli architetti Mauricio Cardenas, Andrea Facchi, Eliana Baglioni, Giusi Ferone, Monica Botta, Studio Limes, Francesco Poli, Alberto Rabitti, Beppe Facente, Roberto Maci, Riccardo Rigolli, Luca Rogora.
11 marzo 2014