eco edilizia – Il “mattone fotovoltaico” in vetro potrebbe sostituire i normali materiali edili per realizzare edifici sostenibili e autonomi dal punto di vista energetico.
Il progetto ha permesso all’ingegnere Marco Morini, palermitano, 25 anni, dottorando senza borsa del XXVI ciclo del dottorato di ricerca in Architettura dell’Ateneo di Palermo, di aggiudicarsi una delle 10 borse di studio, del valore di 40.000 euro, messe in palio da Barilla nell’ambito del concorso “Barilla per i Giovani”.
L’idea del mattone fotovoltaico è correlata allo spin-off accademico “SBskin”, incubato all’interno del Consorzio Arca, fondato dallo stesso Morini, dalla prof.ssa Rossella Corrao, Santi Cucco e Luisa Pastore.
“L’idea – spiega lo stesso Morini – è nata con la mia tesi di laurea in Ingegneria Edile-Architettura, continuando un lavoro di ricerca sul vetromattone, coordinato dalla mia relatrice, la professoressa Rossella Corrao dell’Università di Palermo. Insieme all’ingegnere Luisa Pastore, abbiamo sviluppato pannelli innovativi e multifunzionali in vetromattone per la costruzione di facciate e coperture di edifici in grado di produrre energia dal sole, raggiungere elevati valori di isolamento termico e, allo stesso tempo, abbattere i costi di costruzione degli edifici”.
Con i soldi del premio Morini potrà completare la propria formazione e contribuire all’ulteriore sviluppo di SBSkin.
“Li spenderò per portare avanti il nostro progetto – dichiara Morini – visto che i fondi universitari sono sempre pochi, e per partecipare a conferenze e congressi di aggiornamento. Finalmente non dovrò più chiedere una mano ai miei”.
28 febbraio 2014