alimentazione e benessere – Mangiare frutta o verdura cinque volte al giorno rende più felici.
A sostenerlo sono i dati di una ricerca messa a punto da un gruppo di ricercatori della University of Warwick Medical School che hanno pubblicato i risultati sulla rivista BMJ Open.
La ricerca ha coinvolto 14.000 partecipanti in Inghilterra dai 16 anni in su.
Per entrare nel merito è risultato che il 33,5 per cento delle persone coinvolte con un alto tenore di benessere mentale aveva mangiato cinque o più porzioni di frutta e verdura al giorno, rispetto a solo il 6,8 per cento di quelli che ne avevano mangiata solo una.
“I dati suggeriscono che tanto é maggiore l’assunzione di frutta e verdura di un individuo tanto é minore la possibilità di avere un basso benessere mentale – ha sottolineato Saverio Stranges, principale autore della ricerca -“.
Il 31,4 per cento di quelli con alto benessere mentale aveva mangiato tre-quattro porzioni e il 28,4 per cento ha mangiato uno-due.
“Questi nuovi risultati suggeriscono che la frutta e verdura possono giocare un ruolo potenziale importante, non solo per quanto attiene alla salute fisiologica, ma anche di benessere mentale nella popolazione generale”, ha detto Stranges.
In Italia a causa della crisi malauguratamente gli acquisti familiari di frutta e verdura degli italiani sono crollati di oltre il 20 per cento, per un quantitativo che nel 2014 é sceso addirittura al di sotto dei 400 grammi per persona raccomandati dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’allarme è stato lanciato stamani dalla Coldiretti all’apertura del Macfrut, la rassegna internazionale del settore ortofrutticolo inaugurata dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.
Si tratta degli effetti della spirale recessiva tra deflazione e consumi iniziata dal 2007 che sta mettendo a rischio le imprese e la salute dei consumatori e che occorre rompere per dare a tutti la possibilità di acquistare con fiducia la componente più importante della dieta estiva degli italiani.
Secondo il rapporto Istat/Cnel 2013 sul benessere in Italia – sottolinea la Coldiretti – solo il 18,4 per cento della popolazione ha consumato quotidianamente almeno quattro porzioni tra frutta, verdura e legumi freschi che garantiscono l’assunzione di elementi fondamentali della dieta come vitamine, minerali e fibre che svolgono una azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante.
Il calo é ancora più preoccupante per bambini e adolescenti con il numero di coloro che mangiano frutta e verdura a ogni pasto che é sceso al 35 per cento mentre quelli che la mangiano una volta al giorno sono passati al 35 per cento nel 2013 e si registra anche un aumento di coloro che non l’assumono o lo fanno un massimo di 2 volte a settimana (31 per cento).
Gli effetti – conclude la Coldiretti – si fanno sentire sulla produzione agricola con i prezzi pagati al produttore che sono per la maggior parte delle varietà ben al di sotto dei costi di produzione mettendo cosi’ a rischio il frutteto italiano.
24 settembre 2014