smart working – Lavorare da casa è diventata un’esigenza per molte persone, costrette a svolgere le mansioni professionali dal proprio domicilio evitando accuratamente di andare in ufficio.
L’emergenza Covid-19 ha trasformato la vita di ciascuno di noi.
Con l’impossibilità di recarsi al lavoro, molte aziende, sia pubbliche che private, hanno incentivato lo smart working, spingendo i propri collaboratori a organizzarsi a casa per lavorare in serenità. Certo, per lavorare al meglio è necessario un computer o tablet e un’ottima connessione Internet, ma gli spazi della propria abitazione sono quello che sono, e molto spesso non sono stati pensati per la totale condivisione di due o più persone in una normale giornata lavorativa.
Da MCE Lab tre consigli per il miglior comfort “lavorativo”
I consigli di MCE Lab possono rivelarsi strategici. Affidandosi alla piattaforma di MCE Mostra Convegno Expocomfort, dedicata ai temi del comfort residenziale, dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale è possibile organizzare rapidamente salotto, camera e/o cucina in postazioni di lavoro, efficienti e sostenibili.
Prestando l’attenzione a tre semplici consigli, come ci spiega Egisto Canducci, coordinatore di MCE Lab, si potrà ottenere il massimo dalla propria abitazione e rendere un’esperienza quasi surreale in un’ottima occasione per rivedere la propria casa.
Risulta quindi determinante:
· organizzare i vari ambienti a disposizione (soggiorno, cucina, camere da letto) e definire esattamente gli spazi che saranno adibiti ad “home office” e quali manterranno invece la consueta funzione abitativa (per i figli e per altri componenti della famiglia costretti a casa); è necessario considerare gli orari di impiego dei diversi locali, immettendo costantemente aria fresca (l’unico locale in casa regolarmente ventilato è la cucina per via dei gas presenti);
· bisogna poi pensare alla ventilazione. Se si dispone di un sistema di ventilazione meccanica il ricambio costante dell’aria interna è garantito, altrimenti si dovrà ricorrere a sistemi più “tradizionali di ventilazione: la classica finestra socchiusa, con un ricambio lento ma più lungo, è da preferirsi a grandi aperture che riducono i tempi di ventilazione ma creano improvvisi sbalzi di temperatura: Il mattino prima di mettersi al computer e durante la pausa pranzo sono i momenti migliori per immettere aria nuova e consentire al nostro corpo l’adeguato apporto di ossigenazione;
· e quando la giornata lavorativa termina (e nel frattempo si è anche gestito le problematiche dei figli) è importante ritagliarsi un momento di pace solo per noi. E’ possibile, per esempio, trasformare il proprio box doccia o la vasca da bagno (se chiusi anche in alto) in un confortevole bagno turco semplicemente regolando la temperatura dell’acqua sopra i 32°C.