rifiuti – Il Consiglio regionale ha votato il via libera alla progressiva disattivazione progressiva degli impianti di incenerimento, a cominciare da quelli meno efficienti sotto il profilo ambientale.
Dopo la Commissione Ambiente, anche il Consiglio regionale oggi ha approvato all’unanimità la risoluzione che contiene alcune indicazioni relative al programma regionale di gestione dei rifiuti.
Il documento, illustrato dal relatore Luca Marsico (Fi), presidente della Commissione Ambiente, è frutto di una sintesi di due distinte proposte presentate da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Nella sua relazione all’Aula, il presidente Marsico ha illustrato le linee guida della risoluzione che evidenzia la necessità di procedere alla dismissione degli impianti di incenerimento in Lombardia (sono 13) alla luce di due fattori: l’aumento della raccolta differenziata e il calo della produzione dei rifiuti. I dati certificano questo calo: nel 2011 la produzione dei rifiuti era di 2 milioni e 521 mila tonnellate ma per il 2020 se ne prevede addirittura il dimezzamento (1 milione e 112 mila).
“Ovviamente – ha sottolineato Marsico – la dimissione degli impianti sarà graduale ma nel frattempo si garantirà la manutenzione sia ordinaria che straordinaria”.
Il documento impegna inoltre la Giunta regionale a interessare il Ministerro dell’Ambiente per arrivare alla revisione del disegno di legge “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo delle risorse naturali” per evitare che, come previsto dallo stesso ddl, gli inceneritori lombardi sottoutilizzati possano essere individuati per l’incenerimento di rifiuti urbani prodotti in altre parti d’Italia, con tutte le ripercussioni possibili sull’ambiente e i territori. Il documento sollecita anche incentivi per Comuni e Province virtuosi in tema di raccolta differenziata.
Nel dibattito sono intervenuti Giuseppe Villani e Laura Barzaghi del PD, Lara Magoni della lista Maroni Presidente, Riccardo De Corato dei Fratelli d’Italia, Paolo Micheli del Patto Civico, Federico Lena della Lega Nord, Gianmarco Corbetta e Andrea Fiasconaro per il Movimento 5 Stelle e Giulio Gallera di Forza Italia. In tutti gli interventi è stato sottolineato che la Risoluzione rappresenta un “importante risultato”.
“Il voto all’unanimità del Consiglio regionale in merito alla progressiva disattivazione degli impianti di termovalorizzazione della Lombardia (‘decommissioning’) è la dimostrazione che la politica della Giunta Maroni in materia di rifiuti, per quanto permangano differenti sfumature, è condivisa da tutte le forze politiche lombarde. Non posso che esserne lieta”. Così l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi ha commentato la risoluzione votata.
‘Decommissionig’ in piano rifiuti …
“Il nuovo Prgr (Piano regionale di gestione dei rifiuti), i cui contenuti sono già stati esposti ai consiglieri, parla chiaro sul futuro dei termovalorizzatori – ha spiegato l’assessore Terzi. – Non c’è bisogno di nuovi impianti, mentre quelli esistenti, grazie all’aumento della raccolta differenziata e alla minore produzione di rifiuti, in futuro potranno gradualmente essere dismessi. Ringrazio il relatore Luca Marsico e tutti i Gruppi del Consiglio regionale per quest’iniziativa, che condivido in toto”.
Roma ascolti Milano su rete inceneritori …
“Sono anche particolarmente grata ai consiglieri – ha proseguito la titolare regionale dell’Ambiente – per il forte richiamo nei confronti del Governo, in merito alla rete nazionale integrata di incenerimento. Tutte le forze politiche hanno detto ‘no’ a quanto si discute a livello nazionale, che rischierebbe di rendere vani gli sforzi dei Lombardi, che vedrebbero rientrare dalla finestra quel che hanno fatto uscire dalla porta”.
“Il mio auspicio – ha concluso Terzi – è che a Roma si ascolti quanto tutti i partiti hanno detto a Milano”.
04 dicembre 2013