ambiente – Le foreste italiane hanno dato un forte contributo al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Convenzione di Kyoto riuscendo a compensare gran parte del debito, con 75,2 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2) equivalenti, ben oltre il 70% del totale mancante a onorare l’impegno.
Se si considera che il valore attuale della tonnellata di CO2 si aggira tra i 5 e i 6 euro, stiamo parlando di quasi 500 milioni di euro risparmiati dal nostro Paese grazie alle foreste.
Il dato risulta dal Rapporto ufficiale relativo all’Inventario Nazionale delle Emissioni pubblicato qualche giorno fa sul sito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (UNFCCC). Il Rapporto certifica le attività realizzate in ottemperanza agli impegni sottoscritti per la suddetta Convenzione ed al suo strumento operativo meglio conosciuto come Protocollo di Kyoto.
Per far riconoscere ufficialmente questo valore, calcolato dall‘Ispra, responsabile nazionale del Rapporto sull’inventario nazionale – NIR, il Corpo forestale dello Stato ha dato il suo contributo assieme a ISTAT, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura (CRA), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Università, in collaborazione col Ministero dell’Ambiente.
In particolare la Forestale ha certificato i dati relativi alle foreste mediante l’Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio (INFC). Questo progetto, sviluppato con il supporto scientifico del CRA- Unità di ricerca per il monitoraggio e la pianificazione forestale (MFP) di Trento ha visto negli ultimi 10 anni l’azione continua di centinaia di donne e uomini del Corpo forestale dello Stato che hanno monitorato tutti i boschi italiani (anche in collaborazione con le Regioni e Province autonome), evidenziando la specificità degli 11 milioni di ettari di foreste nazionali (più di un terzo dell’intero territorio).
In tempi di spending review questa attività del Corpo forestale dello Stato risulta essere davvero un “attivo” importante, considerando che l’Inventario forestale è stato quasi completamente realizzato con fondi interni della Forestale e che ha consentito un risparmio per il Paese pari all’intero costo annuale di tutta l’Amministrazione forestale.
In un momento in cui si discute sul futuro del Corpo Forestale questo risultato sottolinea l’importanza fondamentale del mantenimento di questo corpo di polizia che ha nel suo dna la capacità tecnica di interpretare la natura e di proteggerla.
L’Italia, come noto, si è impegnata a diminuire del 6,5% le emissioni di gas serra nell’atmosfera nel periodo 2008-2012 rispetto a quelle del 1990, anno base della Convenzione. Visto che il Protocollo di Kyoto consente ai Paesi sottoscrittori di contabilizzare l’azione positiva delle foreste sui cambiamenti climatici, attraverso l’assorbimento dell’anidride carbonica mediante la fotosintesi clorofilliana che la trasforma in legno, bloccandola così per lungo tempo, si è potuto contabilizzare il contributo delle foreste e portare il relativo credito a compensazione.
15 aprile 2015