alimentazione e allergie – Nell’Unione europea, secondo i recenti dati dell’European Academy of Allergy and Clinical Immunology (Food allergy today – What is the size of the problem – www.eaaci.org ) sono circa 17 milioni le persone che soffrono di allergia alimentare. Il più forte incremento si riscontra soprattutto tra i bambini e i ragazzi: negli ultimi 10 anni c’è stato infatti un aumento di 7-10 volte per i ricoveri in ospedale di bambini per reazioni allergiche gravi. In Italia il fenomeno riguarda circa 2.100.000 persone, pari al 3,5% della popolazione.
Perché questo costante aumento? “Le cause ipotizzabili dell’insorgenza delle allergie alimentari sono diverse: il mancato allattamento al seno, il fumo durante la gravidanza, lo svezzamento precoce, la cattiva qualità degli alimenti– spiega Matteo Giannattasio, medico e agronomo, direttore scientifico della rivista Valore Alimentare nel corso della conferenza “Sempre più allergici e intolleranti agli alimenti. Perché? tenutasi a Milano – .
Per la celiachia esiste una fascia di popolazione che è predisposta a tale disturbo. A scatenare le intolleranze, invece, possono essere la difficoltà di digerire sostanze presenti negli alimenti per carenze enzimatiche (es. intolleranza al lattosio) oppure dall’ingestione di sostanze che si comportano da farmaci (es. intolleranza agli additivi)”.
Impegnato da diversi anni sia nell’ambito della ricerca scientifica universitaria che in quello medico collaborando da decenni con un servizio di Allergologia (Ospedale San Gallicano – Roma) di cui è stato anche consulente, autore della monografia “Allergie e intolleranze alimentari. I consigli, le diete e il cibo di qualità” edito dalla rivista online Valore Alimentare nella collana I Quaderni (reperibile nei supermercati bio NaturaSì, nei negozi Cuorebio e sul sito shop.naturasi.it), il prof. Giannattasio tiene a precisare che “Le allergie si possono prevenire fin dalla vita prenatale, evitando il contatto con sostanze nocive come fumo, solventi, insetticidi, scarico delle auto, medicinali e antibiotici per citarne alcuni, e seguendo una dieta completa ed equilibrata a livello nutrizionale.
In seguito, l’allattamento al seno è una buona prevenzione come un adeguato e graduale svezzamento con alimenti sani, meglio se provenienti da agricoltura biologica. Più in generale, anche per gli adulti la scelta di consumare cibo di qualità, come quello biologico, risultato di pratiche che mirano alla salute e al rispetto dell’ambiente, è la condizione necessaria, anche se non sufficiente, per tener lontano da noi, e soprattutto dalle generazioni future, il rischio di diventare allergici o intolleranti agli alimenti”.
Quali sono le allergie e le intolleranze più diffuse? “Le tipologie più comuni di allergia, quelle su cui ricade il 90% dei casi, sono quelle alla frutta, al grano, alle arachidi, alla soia, alla frutta secca a guscio, alle uova, al latte, ai crostacei, al pesce. – afferma il professor Giannattasio – Le intolleranze più diffuse, oltre a quella al lattosio, sono quelle agli alimenti ricchi di istamina (es. pesce azzurro, formaggi stagionati, carni fermentate) e agli additivi alimentari”.
In “Allergie e intolleranze alimentari. I consigli, le diete e il cibo di qualità” il prof. Giannattasio approfondisce ed esplicita queste tematiche, elencando anche le differenze tra allergia e intolleranza, presentando i test più accreditati e attendibili, affrontando il tema delle diete più appropriate nei casi di allergie e intolleranze. Molta attenzione viene riposta dal professore alla qualità del cibo e alla dieta da seguire, elementi che possono aiutare a contrastare l’incremento delle persone affette da questi disturbi.
17 marzo 2014