benessere e ambiente – Giardinaggio e alberi alleati dell’uomo. A stabilire la connessione fra benessere e ‘verde’ sono due recenti studi.
Abeti, pini, cipressi, platani, sequoie salvano ogni giorno molte vite umane riducendo l’incidenza di problemi respiratori anche piuttosto gravi. Lo rendono noto gli scienziati dell’US Forest Service che, dati alla mano, sottolineano che gli alberi sono in grado di dare lunga vita a più di 850 vite umane l’anno, inoltre prevengono 670.000 episodi di sintomi respiratori acuti.
Le piante sono assimilani a veri e propri polmoni in grado di aspirare i veleni presenti nell’aria. Per chi ha la fortuna di vivere vicino a zone verdi, conm presenza di arbusti, l’aria pulita è assicurata.
Lo studio condotto da Dave Nowak e Eric Greenfield del US Forest Service e da Satoshi Hirabayashi e Allison Bodine dell’Istituto Davey è unico, in quanto collega direttamente l’eliminazione dell’inquinamento atmosferico con gli effetti sulla salute umana. Gli scienziati hanno scoperto che l’effetto anti-inquinamento è sostanzialmente più elevato nelle aree rurali rispetto a quelle urbane, ma i benefici per la salute umana sono “sostanzialmente maggiori nelle città, rispetto alle campagne”.
Gli spazi verdi sono un’ottimo toccasana per il nostro fisico. Se da un lato il ‘verde’ ripulisce l’aria dall’altro garantisce benefici anche per chi si impegna nella cura di giardini e terrazzi.
Un nuovo studio infatti rivela che fare giardinaggio fa bene ai pazienti affetti da demenza ricoverati nelle case di cura. I benefici terapeutici promettenti sono descritti sul ‘Journal of the American Medical Directors Association’ e derivano dall’analisi dei risultati provenienti da 17 diversi lavori, che hanno evidenziato come le attività negli spazi esterni siano in grado di favorire il rilassamento, di incoraggiare il movimento fisico e di ridurre l’agitazione in questo genere di pazienti.
Allenare il pollice verde, si legge nello studio, mantiene il cervello sano.
I giardini risultano spazi di accoglienza ideali per migliorare le relazioni e gli incontri degli ospiti delle case di cura, stimolano i ricordi nei pazienti affetti da demenza e favoriscono il relax.
28 luglio 2014