alimentazione e sostenibilità – Wwf Italia aderisce al forum internazionale di Expo ‘Il Biologico nutrirà il Pianeta’. Perché “la nostra visione – spiega l’associazione in una nota – è quella di un sistema alimentare e agricolo equo, eco-consapevole, sano, che sappia rispondere alla sfida di nutrire il Pianeta custodendolo“.
Le organizzazioni italiane del settore partner di Bologna Fiere in Expo 2015 (FederBio, Associazione per l’Agricoltura Biodinamica e Anabio-Cia) assieme a Aiab, Città del Bio e alla Federazione di prodotto biologico e biodinamico di Confagricoltura stanno organizzando, da oggi anche con il Wwf, lungo tutto il periodo di Expo incontri tematici a cui parteciperanno esperti internazionali e nazionali.
Su scala globale, il tema del forum è la risposta alla sfida che è al centro di Expo 2015, ovvero la capacità del modello di agricoltura e alimentazione biologica di contribuire in futuro a nutrire il Pianeta, provvedendo al fabbisogno nutrizionale ed economico dei suoi abitanti, preservando le risorse naturali e mitigando gli effetti dell’attività umana sul clima.
“In Expo – spiega il Wwf – si confrontano opposte visioni di agricoltura e alimentazione: da una parte l’agricoltura industriale intensiva basata su monoculture, Ogm e utilizzo della chimica di sintesi per concimi e pesticidi, dall’altra l’agroecologia basata sull’agricoltura biologica e biodinamica, sulla biodiversità e la resilienza dei sistemi naturali. La nostra visione è quella di un sistema alimentare e agricolo equo, eco-consapevole, sano, che sappia rispondere alla sfida di nutrire il Pianeta custodendolo”.
“Il biologico è l’innovazione agricola e alimentare più importante della fine del XX secolo, basata sulla riscoperta di un approccio ecosistemico, socialmente inclusivo ed economicamente resiliente per la produzione di alimenti e materie prime rinnovabili. I detrattori dell’agricoltura biologica sostengono che non potrà mai nutrire un pianeta di 9,6 miliardi di persone entro il 2050, il Wwf Italia insieme a Federbio (la Federazione che riunisce le principali aziende della filiera del biologico in Italia) sono convinti del contrario”, spiega l’associazione ambientalista.
Ecco perchè il biologico può nutrire il pianeta in modo sostenibile e duraturo:
– Rese più elevate: l’agricoltura biologica aumenta le rese delle produzioni del Sud del mondo e può soddisfare i fabbisogni alimentari, a condizione di consumare meno carne e promuovere le piccole produzioni domestiche.
– Meno energia fossile: per produrre una caloria in cibo l’agricoltura convenzionale consuma in media 10 calorie in petrolio. In agricoltura biologica il consumo di energia da combustibili fossili è inferiore del 25%, che può ridursi ulteriormente con il consumo a km zero.
– Meno gas serra: la produzione di nitrato di ammonio (il fertilizzante chimico più utilizzato dall’agricoltura convenzionale) contribuisce al 10% delle emissioni industriali di gas serra in Europa. L’agricoltura biologica utilizza solo concimi organici e pratiche tradizionali come le rotazioni con leguminose e il sovescio che trattengono il carbonio nel terreno riducendo le emissioni di CO2.
– Meno acqua: il mercato agricolo mondiale è basato essenzialmente su frumento, mais e riso che insieme consumano il 75% dell’acqua dolce del pianeta. Con l’agricoltura biologica si riduce l’utilizzo di acqua grazie a pratiche tradizionali come il sovescio e la pacciamatura con l’utilizzo di concimi organici.
– Più cibo locale: per arrivare dal campo al piatto gli ingredienti del nostro cibo percorrono oggi in media 1600 km. L’agricoltura biologica favorisce il consumo locale per i prodotti freschi limitando l’impatto dei trasporti.
– Niente pesticidi: negli ultimi 45 anni il numero dei principi chimici attivi dei pesticidi sono passati da 22 a oltre 450, e quelli di ultima generazione sono più persistenti nell’ambiente. Le morti accidentali dovute all’esposizione ed avvelenamento da pesticidi sono stimate nel mondo in 20mila all’anno. In agricoltura biologica non si utilizzano prodotti chimici di sintesi, una pianta sana in un terreno sano è più resistente ai parassiti e patogeni.
– Ridotto impatto ambientale: le monocolture e le tecniche agricole intensive hanno causato dal 1962 ad oggi una diminuzione del 30% degli uccelli presenti negli agroecosistemi. L’agricoltura biologica favorisce invece la biodiversità.
– Salvaguardia delle varietà locali: l’agricoltura biologica promuove e valorizza preferibilmente le specie e varietà antiche locali.
– Nuovi posti di lavoro: nel periodo di crisi economica che stiamo vivendo il settore del biologico resta in continua ascesa, è in continuo aumento la richiesta dei prodotti dell’agricoltura biologica e con essi il numero degli addetti impegnati nella gestione delle filiere agroalimentari certificate.
05 agosto 2015