ambiente e trasporti – Arriva dal settore dei trasporti la più grave minaccia per il clima globale.
I dettagli emergono dal nuovo rapporto dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), il panel di esperti intergovernativo delle Nazioni Unite, che la Bloomberg anticipa a grandi linee in attesa della pubblicazione il 13 aprile.
Gli elementi proposti nella bozza resa nota sono sconfortanti. L’impennata del 71% delle emissioni di gas serra prodotte dai trasporti nei prossimi dieci anni confermano i timori che gli esperti stanno sottolineando da tempo.
A dare il fatidico colpo di grazia sarebbero le economie emergenti.
La crescita dei redditi in Cina, India e Brasile ha prodotto una domanda di auto e beni di consumo elevatissima. A preoccupare sono le emissioni generate dalla consegna dei prodotti che avverrebbe in autostrada, nave e aereo.
L’inquinamento prodotto, pari a milioni di tonnellate di gas serra, rischia di azzerare i risparmi ottenuti dalle iniziative ‘green’ come i sussidi per il trasporto pubblico e una maggiore efficienza dei carburanti.
“Tagliare le emissioni di CO2 del settore dei trasporti sarà difficile dal momento che la continua crescita di passeggeri e merci potrebbe superare tutte le misure di mitigazione a meno che le emissioni del settore dei trasporti possano essere fortemente svincolate dalla crescita del Pil“.
In fatto di numeri la bozza proposta da Bloomberg mette nero su bianco i dati di un settore decisamente pericoloso. Le emissioni prodotte dai veicoli infatti sembrano essere più che raddoppiate dal 1970 ad oggi, con una portata che va ben oltre ogni altro settore analizzato.
Le emissioni legate al mondo dei trasporti sono aumentate ad un ritmo “più veloce”, fino a raggiungere sette miliardi di tonnellate di CO2 nel 2010. Fetta maggiore del processo è da attribuire ai veicoli stradali, che hanno coperto l’80% di tale aumento.
11 aprile 2014