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Europarlamento: regole sui carburanti alternativi

trasporti sostenibili – L’Assemblea  di Strasburgo ha approvato con 622 voti a favore, 29 contrari e 20 astenuti l’accordo tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione europea sulla direttiva per lo sviluppo di un’infrastruttura per i carburanti alternativi nei trasporti.

«Diamo finalmente un indirizzo chiaro al mercato – ha detto il relatore della direttiva, Carlo Fidanza – l’Europa crede nei carburanti alternativi e chiede agli Stati membri di sostenerne la diffusione e ai produttori di veicoli, navi, componentistica e alle aziende energetiche, di investire con forza su un trasporto sempre più pulito».

Entro il 2020 tutti gli Stati dovranno garantire la copertura dei nodi urbani ed extraurbani con un numero adeguato di stazioni di ricarica per le auto elettriche e di rifornimento per quelle a metano.

Entro il 2025 la previsione riguarderà anche tutte le autostrade della rete prioritaria Ten-T, i cosiddetti corridoi europei.

Sempre entro il 2025 i porti Ten-T selezionati dagli Stati Membri dovranno dotarsi di terminali per il Gnl (gas naturale liquefatto), alternativa concreta al gasolio tanto per le navi quanto per l’autotrazione.
È previsto anche l’obbligo di dotarsi di almeno un punto di carico per Gnl in ciascuno Stato membro.

Nel caso dell’Italia, chiarisce Fidanza, «questo renderà più semplice l’approvvigionamento, che invece oggi avviene a Barcellona, con conseguenti costi».

Di fondamentale importanza anche l’individuazione di standard unici per i connettori di ricarica per le auto elettriche, in modo da favorire una più ampia diffusione di queste vetture.

Fidanza rivela che il dossier votato è riuscito a tutelare le priorità italiane «a partire dalla filiera del gas naturale e dalla produzione dei connettori elettrici di cui le aziende italiane sono leader mondiali».

16 aprile 2014

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