riciclo – Ogni anno 15 miliardi di contenitori in PET vengono utilizzati in Italia. Molti di questi rifiuti, anche se sarebbero destinati al riciclo, vengono gettati nelle discariche. Una bottiglia da un litro e mezzo pesa circa 35g, quindi se quei 15 miliardi fossero tutte bottiglie peserebbero 525 milioni di kg.
Se si pensa che un elefante africano adulto può arrivare a circa 5000 kg, è come se ogni anno l’Italia venisse popolata da 105.000 elefanti. Un numero non indifferente.
Per far fronte a questo enorme problema sono state sviluppate le tecnologie Garby che uniscono la praticità all’utilità del riciclaggio.
Gli eco-compattatori Garby, infatti, oltre a salvaguardare l’ambiente invogliano il cittadino al riciclo attraverso un sistema incentivante. In poche semplici mosse è possibile ottenere buoni da utilizzare nei negozi che aderiscono all’iniziativa: una volta inseriti lattine, bottiglie e flaconi nelle apposite bocche, l’eco-compattatore Garby rilascerà uno scontrino.
Siamo abituati a vedere distributori automatici di ogni sorta. Questa volta, invece, vediamo l’opposto: un raccoglitore automatico.
Lattine e bottiglie a volte diventano rifiuti davvero ingombranti e molto spesso vengono abbandonate nei luoghi più svariati delle nostre città.
C’è da aggiungere che i sistemi di Garby sono progettati per gestire e ridurre di volume quasi tutti i rifiuti comunemente generati dalle famiglie tra cui materie plastiche e alluminio e rappresentano un’alternativa ecologica e commercialmente valida ai metodi tradizionali di trattamento dei rifiuti.
Il materiale raccolto viene portato direttamente nella messa in riserva e poi alle industrie di trasformazione, senza che vada perso nelle discariche o negli inceneritori. Si evita così che i rifiuti vengano prima raccolti, poi portati all’eco-centro dove vengono separati e compattati e di nuovo in viaggio verso la messa in riserva. Grazie a questo procedimento vengono eliminati dei passaggi dalla filiera dei rifiuti: un passo importante per ridurre ulteriormente l’emissione di CO2 nell’ambiente.
Il tutto in collaborazione con gli enti locali che non debbono fare altro se non concedere il suolo pubblico, l’alimentazione elettrica e il trasferimento della proprietà dei rifiuti affinchè Garby possa prima recuperarli attraverso il suo concessionario di zona. In cambio la ditta offre una percentuale sui ricavi e un ambiente più pulito.
16 ottobre 2013