green economy – Dal wedding planner green alla bruschetta di gelato al brunello, fino all’agriarredatore.
Dalla green economy si aprono opportunità per oltre centomila posti di lavoro nelle campagne, che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica e occupazionale del Paese dove é stato raggiunto il record storico nella disoccupazione giovanile. E’ quanto emerge dal dossier ‘Lavorare e vivere green in Italia’ elaborato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente proclamata dall’Onu e presentata a Firenze.
D’estate due giovani su tre sognano di fare la raccolta della frutta …
All’appuntamento Toscano della Coldiretti, in cui sono giunti diecimila coltivatori provenienti dalle diverse regioni insieme al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e ai ministri dell’Ambiente, Gian Luca Galletti e dell’Agricoltura, Maurizio Martina, é stato anche aperto l’open space ‘Lavorare con la green economy’ con straordinari esempi di creatività.
Dall’agriarredatore che costruisce nelle case muri verticali con la natura all’agrigelataio, che al posto del cono offre la bruschetta da insaporire con gelati al Brunello di Montalcino o all’extravergine.
Coop: boom della spesa ‘green’…
Ma anche il wedding planner green che pianifica matrimoni naturali in tutti i diversi aspetti, o il bioingegnere, che combatte le frane con le piante, fino all’alchimista dell’orto. Ma ci sono anche le prime agricolonie e il grande fratello é entrato nella stalle per dare la possibilità di controllare ogni istante la vita degli animali, il loro stato di benessere ed il tipo di alimentazione.
Una testimonianza del profondo processo di rinnovamento green in atto nelle campagne confermato dal fatto che quasi un’impresa agricola italiana su 3 é nata negli ultimi 10 anni.
Nell’agricoltura italiana il 6,9 per cento dei titolari di impresa ha meno di 35 anni ed é alla guida di 54.480 aziende.
Di queste circa il 70 per cento – continua la Coldiretti – opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici.
Oggi nelle campagne il lavoro c’é sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea – ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo – sottolineando che l’esperienza dimostra che molti giovani hanno saputo riconoscere ed incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali m anche una migliore qualità della vita”.
Venute meno le garanzie del posto fisso che caratterizzavano le occupazioni tradizionali, sono emerse tutte le criticità di lavori che in molti considerano ripetitivi e poco gratificanti rispetto al lavoro in campagna. Lo dimostra il fatto che, secondo un sondaggio Coldiretti-Ixe’, tra i desideri ‘nascosti’ degli italiani ci sarebbe proprio quello di tornare a vivere in campagna (il 32,7 per cento). Un interesse che riguarda anche i giovani under 35 che nel 46 per cento dei casi cambierebbero il proprio impiego per diventare imprenditore agricolo se avesse la possibilità di acquisire un terreno, con una percentuale in aumento del 10 per cento rispetto al 2013.
La crescita di opportunità nel settore agricolo é dovuta al fatto che negli ultimi anni si sono sviluppati all’interno del settore nuovi mestieri con circa il 70 per cento delle imprese giovani che – continua la Coldiretti – opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche fino agli agriasilo.
05 giugno 2014