efficienza energetica – L’instabilità geopolitica e la corsa dell’inflazione stanno avendo un forte impatto sugli italiani. Il 67% si dice molto preoccupato per l’aumento dei prezzi di materie prime come grano e olio di semi, mentre circa il 61% teme il rincaro dei costi dell’energia.
Per questo motivo, più del 78% degli intervistati ritiene importante modificare i comportamenti individuali e familiari in modo da ottenere un risparmio energetico e oltre l’81% si dichiara pronto a cambiare le proprie abitudini.
I dati sono quelli che emergono dal rapporto del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini degli italiani realizzato da Pulsee, in collaborazione con la società di ricerche di mercato NielsenIQ.
Secondo l’indagine, che ha coinvolto un campione di uomini e donne tra i 18 e i 65 anni residenti in tutta Italia, un grande stimolo verso l’adozione di comportamenti virtuosi arriva proprio dal timore di dover contrastare nuovi aumenti di prezzi dell’energia per il 2023 che, per quasi il 40% del campione analizzato, resteranno elevati.
Fortunatamente, molte abitudini “green” risultato essere già consolidate. A cominciare dalla gestione dell’illuminazione domestica. Il 76% utilizza lampadine a LED, mentre il 90% è attento a spegnere le luci quando esce da una stanza.
La sensibilità verso il risparmio si dimostra elevata anche mediante la scelta di programmi di lavaggio “eco” (68%) e a pieno carico (89%), così come attraverso la predilezione d’acquisto per gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica (77%). C’è invece ancora da lavorare sullo spegnimento della funzione stand by degli elettrodomestici, (al momento messo in atto “solo” dal 54% degli intervistati).
Caro energia: una sfida anche in cucina
Il caro energia rappresenta una sfida anche in cucina. Il 41% degli intervistati dichiara di aver deciso di fare utilizzare meno il forno e di sperimentare maggiormente la cottura tramite pentola a pressione e al vapore (35%).
E c’è spazio anche per la cottura passiva, in cui, una volta portata a bollore l’acqua e calata la pasta o altri alimenti, si aspetta la ripresa del bollore per poi spegnere il fornello. Un metodo che accoglie il favore del 34% del campione (il 27% si dichiara pronto per provarlo nei prossimi mesi), mentre l’applicazione del coperchio sulla pentola per accelerare il processo di ebollizione è già una pratica diffusa per più del 79% degli intervistati.
Il riscaldamento
Il riscaldamento è un altro tema molto sentito. La temperatura media rilevata dall’indagine nelle abitazioni degli italiani è di 19,6 gradi centigradi, con il 45% che intende impostarla su una fascia inferiore (16-19°C). Il 58% ritiene inoltre molto importante coprirsi di più piuttosto che aumentare il calore domestico, mentre il 52% reputa necessario evitare l’accensione del riscaldamento quando si è fuori casa.
Caldaia e scaldabagno
Una modifica della temperatura è prevista anche per la caldaia/scaldabagno. Più del 58% degli italiani ha intenzione di impostarla dai 40°C ai 59°C, mentre meno del 3% dai 71°C in su. Si registra una forte predilezione per la doccia (90% degli intervistati) rispetto al bagno, con un tempo per il lavaggio del corpo di circa 10,3 minuti. Tuttavia, il 42% ha in programma di diminuirne la durata, mentre il 32% ridurrà quella della caldaia/scaldabagno.
Fonti rinnovabili
In aggiunta, l’indagine rileva un’alta considerazione delle fonti rinnovabili per produrre energia da parte degli italiani. Per quasi il 38% del campione costituisce un requisito fondamentale, seppur ancora limitato. Nel caso dell’elettricità, il 32% dichiara di avere una fornitura in parte green (circa il 14% ha invece una copertura del proprio fabbisogno al 100% tramite rinnovabili), ma il valore scende al 20% per quanto riguarda il gas.
Oltre a garantire l’approvvigionamento di energia, gli italiani chiedono un supporto agli operatori per risparmiare sulla bolletta. Un’esigenza reputata rilevante da quasi il 60% del campione, con più del 72% che apprezzerebbe app dedicate al monitoraggio e all’efficientamento dei propri consumi.