energia dai rifiuti – Produrre biogas ed energia elettrica dai rfiuti organici domestici, selezionando – alla fine del processo – compost di alta qualità, è possibile. E’ il risultato del ciclo di sperimentazione del progetto No.Waste, realizzato in Sicilia dall’IRSSAT, l’istituto di ricerca e finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Life plus, ospite d’onore della “Green Week” che si è aperta ieri a Bruxelles.
“L’IRSSAT ha messo a punto un piccolo robot elettrodomestico in grado di triturare i rifiuti organici domestici e agevolarne la trasformazione in pre-compost – ha spiegato il presidente dell’istituto IRSSAT, Giuseppe Lo Bianco -. Il prodotto ritirato a intervalli regolari – di una o due settimane, in ragione dei quantitativi prodotti – viene sottoposto poi a una seconda fase di lavorazione, che permette la produzione di biogas”.
Il gas così generato, può essere utilizzato come fonte energetica primaria, o subire una ulteriore trasformazione in energia elettrica. Il ‘residuo’ finale del processo, sarà comunque un compost di alta qualità, ottimo come biofertilizzante in agricultura.
Le ricerche dell’istituto siciliano hanno permesso di appurare che se il robot No.Waste fosse utilizzato da una comunità di 10/15 mila persone, la resa annua in termini di produzione di energia elettrica supererebbe il valore di 70/100 mila euro/anno, alle attuali tariffe degli enti di gestione in Italia.
Con l’ufficializzazione dei risultati alla Green Week l’stituto è giunto alla fase finale del programma gestito in collaborazione con la Regione Siciliana. Il primo stadio di sperimentazione prevedeva infatti la verifica dell’idea progetto, la realizzazione e il brevetto del robot, la verifica della qualità del compost prodotto e l’analisi dei dati economici generati dal sistema.
Il risultato raggiunto è frutto della sperimentazione su un campione di un centinaio di nuclei familiari selezionati in tre piccoli comuni siciliani: nel contesto rurale di Gaggi, a Melilli, all’interno di una area fortemente industrializzata e a Castelmola, che é invece inserita in un’area area turistica.
Da Bruxelles è così partita la proposta per una nuova di una fase di sperimentazione dell’intero sistema, su vasta scala, aperta alle istituzioni municipali nord europee. Qui infatti la raccolta differenziata dei rifiuti non è solo una «tendenza percentuale», ma una realtà culturalmente consolidata.
Ciircostanza che potrà rendere più solidi i dati della sperimentazione del sistema e più remunerativa la sua applicazione, anche sperimentale.
Dinanzi a questa prospettiva, la stessa Regione Siciliana – attraverso Maria Pia Bottino, delegata alla Green Week dell’assessore all’ambiente, Mariarita Sgarlata – ha ribadito il proprio impegno all’interno del progetto No.Waste. “Pur nelle difficoltà finanziarie che sta attraversando la Regione – ha detto Maria Pia Bottino – c’è il nostro impegno a trovare una soluzione che garantisca la fase tre della sperimentazione, secondo la calendarizzazione prevista. Il progetto dell’IRSSAT, di cui siamo partner, e i suoi sviluppi restano ‘strategici’ negli obiettivi del nostro assessorato”.
05 giugno 2014