benessere equo e sostenibile – Quanto sono felici gli italiani? Dare una risposta è decisamente difficile ma a misurare il benessere prova il Rapporto Bes, sul Benessere Equo e Sostenibile, realizzato da Istat e Cnel e presentato oggi a Roma.
Il rapporto Bes2014 si basa sull’analisi dei 12 domini del benessere in Italia attraverso 134 indicatori.
E’ proprio dalla lettura complessiva di questi che è possibile capire dove sta andando il nostro Paese, quali sono le principali criticità e quali le potenzialità, e anche le dinamiche positive in atto.
Ogni capitolo propone una lettura dei fenomeni nel tempo e nei diversi territori del Paese per evidenziare non solo se il benessere sta aumentando o diminuendo ma anche che cosa succede delle disuguaglianze, se si ampliano o diminuiscono. In maniera sistematica, infatti, si guarda alle differenze esistenti per quanto riguarda il genere, l’età e il territorio. Dominio per dominio la ricchezza delle informazioni consente un esame dei mutamenti della qualità della vita in Italia vista da 12 punti di vista differenti, vediamo nel dettaglio …
Salute: migliorano le condizioni di salute fisica, permangono le disuguaglianze …
Gli indicatori del dominio salute sono stati costruiti tenendo conto di tre dimensioni fondamentali: le condizioni di salute, le principali cause di morte nelle varie fasi della vita, i fattori di rischio della salute derivanti dagli stili di vita.
L’Italia presenta condizioni di salute in miglioramento e livelli di speranza di vita tra i più elevati a livello internazionale (79,6 anni per gli uomini e 84,4 per le donne). Ciò rappresenta uno dei risultati più positivi dell’andamento del benessere della popolazione e un patrimonio fondamentale da salvaguardare. L’indicatore della speranza di vita in buona salute testimonia il miglioramento delle condizioni di salute degli italiani: tra il 2009 e il 2012 il numero medio di anni vissuti in buona salute aumenta di 2,1 anni per gli uomini e di 2,2 anni per le donne.
Ambiente: nel futuro verde ed energia rinnovabile, ma inquinamento del territorio da monitorare attentamente …
Il dominio ambiente è strutturato in sei dimensioni che descrivono il contributo dell’ambiente al benessere collettivo: qualità delle acque; qualità dell’aria; qualità del suolo e del territorio; biodiversità; valutazione soggettiva della qualità dell’ambiente naturale; materia, energia e cambiamenti climatici.
Istruzione e formazione: formazione in lieve miglioramento, ma crescono i Neet e diminuisce la partecipazione culturale …
Il dominio prende in considerazione quattro dimensioni: istruzione formale, formazione continua, livelli di competenze e partecipazione culturale. È attraverso queste che è possibile tracciare i principali mutamenti in atto.
Tra il 2011 e il 2013 migliorano quasi tutti gli indicatori sulla formazione, ma la crescita è lenta e troppo esigua per riuscire a colmare l’importante divario che separa l’Italia dal resto d’Europa. Nel 2013, il 58,2% dei 25-64enni possiede almeno il diploma superiore, contro un valore medio europeo del 74,9%; la quota di individui tra i 30 e i 34 anni che hanno conseguito un titolo universitario è appena del 22,4%, mentre la media europea è del 40%.
Lavoro e conciliazione dei tempi di vita: cala l’occupazione, peggiora la qualità del lavoro, aumentano le disuguaglianze territoriali …
Muovendo dalla prospettiva quantitativa della partecipazione al lavoro fino a quella soggettiva della job satisfaction, il dominio è stato articolato in quattro dimensioni: partecipazione e inclusione sociale, qualità del lavoro, conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, insicurezza dell’occupazione e soddisfazione del lavoro.
Benessere economico: le condizioni economiche delle famiglie non migliorano, nonostante deboli segnali positivi nel 2013 …
Gli indicatori del dominio benessere economico sono stati costruiti tenendo conto di due dimensioni fondamentali: reddito disponibile e ricchezza; spesa per consumi e condizioni materiali di vita.
Relazioni sociali: si fa più affidamento a reti di sostegno, ma la partecipazione sociale è in calo e resta bassa la fiducia negli altri …
Gli indicatori proposti per il dominio relazioni sociali sono organizzati secondo uno schema a tre settori quali drivers del benessere di individui, famiglie e gruppi sociali nei singoli contesti locali e nazionali: società civile, economia sociale e famiglia.
Politica e istituzioni: più donne e giovani nei luoghi decisionali economici e politici, scende l’età media dei parlamentari, resta alta la sfiducia nelle istituzioni …
Gli indicatori proposti in questo dominio fanno riferimento alla sfera istituzionale dello Stato quale driver del benessere, articolato nelle seguenti dimensioni: partecipazione civica e politica; fiducia nelle istituzioni; presenza di donne e giovani nei luoghi decisionali.
Sicurezza: calano gli omicidi ma aumentano furti e rapine …
Nell’ambito del dominio sono state considerate dimensioni diverse, dalla criminalità alla violenza fisica e sessuale subita dentro e fuori le mura domestiche, alla paura della criminalità.
Benessere soggettivo: soddisfazione per la vita stabile, ma in calo tra i giovani e al Nord …
Il concetto di benessere soggettivo è individuato da una dimensione cognitiva e una affettiva, tuttavia la definizione degli indicatori proposti al Bes si riferisce solo alla componente cognitiva.
Ricerca e innovazione: la quota di Pil per ricerca e sviluppo diminuisce, le differenze territoriali crescono …
Gli indicatori di ricerca e innovazione fanno riferimento a due distinte dimensioni: creazione di conoscenza; applicazione e diffusione della conoscenza.
Qualità dei servizi: luci e ombre nella situazione dei servizi di pubblica utilità …
Gli indicatori del dominio sono strutturati in tre macro-aree di servizi: servizi sociali (sanità e assistenza sociale); public utilities (energia, acqua e rifiuti); mobilità.
Paesaggio e patrimonio culturale: una priorità non riconosciuta …
Gli indicatori del dominio paesaggio e patrimonio culturale sono stati costruiti tenendo conto delle dimensioni paesaggio urbano; paesaggio rurale; percezione della qualità del paesaggio vissuto.
26 giugno 2014