green economy e sostenibilità ambientale – Cinque ricercatori e imprenditori italiani che hanno contribuito alla sostenibilità e all’efficienza, ma anche un Paese europeo dove già oggi una lampadina su 4 si accende con la sola energia del vento e che da qui alla fine del decennio funzionerà per metà con le rinnovabili.
Si tratta dei vincitori del premio ‘Il Monito del Giardino’, il riconoscimento ambientale che quest’anno – con il titolo “Dalla natura alla natura, con energia” – ha scelto di sottolineare i meriti di chi sta materialmente costruendo un presente più sostenibile, soprattutto nel campo dell’energia.
L’edizione 2014 de “Il Monito del Giardino”, il prestigioso premio assegnato dalla Fondazione Giardini Monumentali Bardini e Peyron e finanziato dalla Cassa di Risparmio di Firenze, si è svolta ieri presso il Rettorato dell’Università di Firenze ed è stata aperta da Alberto Tesi, Rettore dell’ateneo fiorentino, e dal climatologo Giampiero Maracchi, presidente del comitato scientifico del premio e climatologo. Durante la mattinata i premiati si sono avvicendati sul palco dell’evento con lectio magistralis inerenti i propri ambiti di attività.
Ad aprire la lista degli Oscar verdi, il chimico che ha selezionato le colture utili per bonificare i campi inquinati come quelli della Terra dei Fuochi e allo stesso tempo per produrre biogas, Vito Pignatelli, dell’ENEA: a lui andranno 15.000 euro che verranno dedicati a progetti di educazione ambientale.
Seguono quattro importanti realtà dell’innovazione italiana.
– Chiara Tonelli, docente di Architettura a Roma Tre e personaggio della divulgazione tv, viene premiata per il progetto Rhome, un prototipo di abitazione sostenibile dal punto di vista ambientale, energetica e sociale che verrà presentato alle Olimpiadi mondiali della bioarchitettura che si terrà a luglio a Versailles, unico progetto italiano a partecipare.
– Enrico Bonari, coordinatore per la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa del laboratorio Land Lab, guida le attività agricole verso un percorso di buone pratiche del riutilizzo di territori abbandonati per lo sviluppo di energie rinnovabili.
– Paolo Nannipieri, direttore del Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente dell’Università di Firenze, assieme al suo staff ha messo a punto un modello di studio del ciclo di vita della filiera del legno dell’Alto Mugello, salvando dal fallimento alcune piccole aziende agricole della zona, grazie all’utilizzo delle biomasse legnose per l’auto-produzione di energia e calore.
– La storica azienda viterbese Palombini svolge le tradizionali attività agricole e di allevamento ad impatto quasi zero, grazie al riutilizzo di tutti gli scarti agricoli e forestali del territorio: stalle che non producono inquinanti per una zootecnia amica dell’ambiente e del benessere animale.
Infine, il ‘Monito del Giardino’ edizione 2014 ha scelto di premiare un intero paese, la Danimarca, che ha messo in campo ambiziose politiche per ridurre del 33% l’utilizzo dei combustibili fossili, a cominciare dal divieto totale di installazione, dal primo gennaio 2013, di caldaie domestiche e industriali a metano o a gasolio.
Nell’edizione di quest’anno il ‘Monito del Giardino’ ha sottolineato il suo impegno nella difesa del clima con un appello firmato, ad oggi, da oltre 100 personalità della cultura, della ricerca e dell’ambientalismo rivolto al Governo Renzi per chiedere «un’azione coraggiosa che, attraverso lo sviluppo delle rinnovabili, dell’efficienza energetica e della chimica verde, ci avvicini al traguardo dell’80 per cento di taglio delle emissioni necessario per il 2050».
L’appello, presentato alla stampa la scorsa settimana, terminerà il 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, con la consegna delle firme, per sollecitare l’azione del Governo italiano nel semestre europeo per il rilancio di obiettivi di taglio delle emissioni di gas serra e la ripresa della policy internazionale, di fatto interrotta con le deludenti decisioni dei summit internazionali di Copenhagen.
Tra i firmatari dell’appello il politologo Giovanni Sartori; l’illustratore Sergio Staino; il meteorologo Luca Mercalli; il pianista Alexander Lonquich; l’ex ministro dell’Ambiente e ora commissario all’Ilva Edo Ronchi; Andrea Segré, Presidente di Last Minute Market; il giurista Unesco Francesco Margiotta Broglio; il regista Giuliano Montaldo; il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci; l’étoile internazionale Carla Fracci; Roberto Capucci creatore di moda; gli scrittori Maurizio de Giovanni, Marco Vichi, Domenico Cacopardo, Loriano Macchiavelli. Passando per i nomi importanti dell’ambientalismo e della politica ambientale – tra cui Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati; Fulco Pratesi del WWF; Giulia Maria Mozzoni Crespi del FAI; Giuseppe Onufrio di Greenpeace; Vittorio Cogliati Dezza di Legambiente – e della ricerca scientifica.
Dal 2008, Il monito del giardino ha premiato alcuni tra i più illustri ecologi e scienziati internazionali: Jane Goodall, celebre primatologa e una delle più importanti figure scientifiche nell’ambito dell’etologia e della difesa e tutela della natura; Jacqueline McGlade, responsabile dell’Agenzia Europea per l’Ambiente e sostenitrice del monitoraggio in tempo reale dei mutamenti climatici; Pasquale Steduto, vicepresidente della divisione Terra e Acqua della FAO, che da anni lavora per combattere la scarsità d’acqua e ridurre l’inquinamento ambientale nei paesi del Terzo Mondo.
15 maggio 2014