tradizione gastronomica – 16 quaderni, oltre 170 prodotti, più di 110 ricette della tradizione gastronomica del Belpaese.
Il Ministero dell’Ambiente partecipa al progetto “Expo e territori”, un’iniziativa coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il supporto operativo di Invitalia, nel dettaglio si tratta di un progetto promosso per conoscere da vicino le eccellenze agroalimentari italiane, per collegare l’evento di Milano ai campanili, ai campi, alle tavole del nostro Paese, per ampliarne l’efficacia.
E’ un viaggio alla scoperta dei luoghi di produzione del cibo e contemporaneamente del patrimonio culturale e paesaggistico, delle tradizioni e dell’ospitalità italiana. Ma è anche il racconto del rapporto che lega ogni prodotto tipico con il suo territorio: storia, arte, stile di vita.
Per raccogliere questo straordinario patrimonio il Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del Mare ha ideato, nell’ambito dell’iniziativa Expo e Territori, il “Mangiaparco”, un vero e proprio quaderno di ricette, dove per ogni parco sono descritti i prodotti tipici e alcune ricette della tradizione gastronomica della regione. Le attività sono state realizzate anche con il supporto di Federparchi.
Sedici le aree protette raccontate nei 16 quaderni “Mangiaparco”: 14 parchi Nazionali (PN Abruzzo, Lazio e Molise; PN Alta Murgia; PN Appennino Lucano, Val D’Agri, Lagonegrese; PN Aspromonte; PN Cilento Vallo di Diano, Alburni; PN Cinqueterre; PN Gargano; PN Gran Paradiso; PN Gran Sasso Monti della Laga; PN Majella; PN Monti Sibillini; PN Pollino; PN Val Grande; PN Vesuvio), 2 Aree Marine Protette (Torre Guaceto e Plemmirio) per un totale di oltre 170 prodotti e 110 ricette. I quaderni “Mangiaparco”, saranno disponibili nei territori dei Parchi e on line dal sito, anche nella versione inglese. Clicca qui per scaricare i quaderni.
“Quel che emerge, da Nord a Sud – spiega Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi Europarc Italia – è una geografia dell’Italia protetta all’insegna del buon gusto, dei cibi sani e delle tradizioni agroalimentari che si intreccia, in unione perfetta, con quella dei paesaggi naturali e della tutela di flora e fauna. Dalla tutela della biodiversità alle produzioni di qualità, dunque. Un patrimonio unico del nostro paese che per la prima volta, grazie ad Expo 2015, è raccolto e raccontato in modo esaustivo”.
Paddaccio, cacioni, trittico e lampascioni. E ancora, lucanica, pappaluni, giuraje, farrate, solina, gruttazzo. Nomi bizzarri, spesso antichi e perlopiù sconosciuti, ma dietro ai quali si celano straordinari formaggi, dolci squisiti, ortaggi e legumi rari, salumi prelibati, cereali antichi. In altre parole uno dei tesori più preziosi del Belpaese: le nostre eccellenze agroalimentari.
Ma quel che pochi sanno è che molte di queste prelibatezze sono custodite e prodotte all’interno dei Parchi italiani, dove natura protetta e lavoro dell’uomo sono legati indissolubilmente da millenni. Alcuni di questi prodotti fanno parte da sempre della cucina tipica regionale, altri sono stati salvati dall’estinzione e sono tornati sulle tavole grazie alla tenacia di agricoltori esperti il cui lavoro è stato promosso e sostenuto proprio dai parchi e dalle amministrazioni locali.
“Il sistema nazionale delle Aree Naturali Protette – sottolinea il direttore generale del Ministero dell’Ambiente, Maria Carmela Giarratano – rappresenta per l’Italia un patrimonio storico, culturale, naturalistico e valoriale assolutamente rilevante; dal nostro territorio straordinario per varietà biologica e bellezza naturalistica, discende una produzione agroalimentare sana e di alta qualità riconosciuta in tutto il mondo”.
20 ottobre 2015