informazione ambientale – Si conferma il bisogno d’informazione ambientale scientificamente coerente e appetibile al grande pubblico.
Il secondo appuntamento di “Scalamercalli” (ogni sabato alle 21.30 su Rai 3) fa registrare il 5,33% di share, rispetto al 4,97% della prima puntata.
Sabato 14 marzo, si parlerà di ritiro dei ghiacciai, aumento del livello del mare, acidificazione degli oceani, sovrappopolazione e resilienza.
«É un ottimo risultato per l’informazione ambientale l’aumento di share della trasmissione Scalamercalli, condotta e ideata da Luca Mercalli, membro del Comitato Scientifico di Fima, salita in una settimana dal 4,97% al 5,33%. – afferma Mario Salomone, presidente di Fima – Si tratta di una tendenza opposta a quella che di solito vede il picco alla prima puntata e una discesa a quelle successive, cosa che ratifica l’esigenza da parte degli italiani di un’informazione ambientale che vada oltre la denuncia, ma che coniughi l’informazione sui fenomeni ambientali alle soluzioni per un futuro sostenibile.
Scalamercalli se la è cavata benissimo anche a confronto con trasmissioni più blasonate quali Ballarò e diMartedì che hanno fatto la settimana scorsa rispettivamente, il 6,45% e il 6,10% e ha battuto Servizio Pubblico, che giovedì scorso aveva in collegamento Roberto Saviano e ha fatto uno share del 4,36%.
L’aumento di share ha portato gli spettatori da 1.145 milioni a 1.209 milioni, con un guadagno netto di 64mila spettatori i quali hanno trovato l’ecologia e l’ambiente più “appetibili” rispetto ad altre proposte che pure il sabato sera non mancano. E si tratta di un risultato che ha finalmente spazzato la convinzione di molti “addetti ai lavori” che da tempo sostengono l’impossibilità di comunicare in maniera efficace e autorevole le tematiche ambientali in televisione».
«Questo fenomeno è un sintomo evidente di quanto manchi in prima serata e in televisione l’informazione ambientale, scientificamente coerente e al contempo appetibile al grande pubblico e di come gli spettatori siano disponibili, come noi di Fima ripetiamo da tempo, a “imparare ad accogliere” argomenti complessi, cosa quindi che non giustifica la logica del continuo ribasso del livello dei contenuti “perchè il pubblico non capisce”. – replica Marco Fratoddi, segretario generale di Fima – La trasmissione di ieri, inoltre, ha “svelato” un’eccellenza italiana come Rhome, la casa campione del mondo nell’efficienza energetica, che è stata realizzata e progettata a Roma da uno staff tutto italiano coordinato da una donna italiana: Chiara Tonelli. Un progetto che oltre a essere a favore dell’ambiente è anche contro la crisi e che deve essere comunicato».
Nella terza puntata di Scalamercalli, in onda su Rai 3 sabato 14 marzo, si parlerà di ritiro dei ghiacciai, aumento del livello marino e dei profughi climatici, acidificazione degli oceani, sovrappopolazione e resilienza, con una esclusiva intervista a Johan Rockstrom dello Stockholm Resilience Center che da sola vale un manifesto politico per l’intera umanità.
10 marzo 2015