politiche ambientali – Il Consiglio dei Ministri ha approvato quella che può essere definita “l’Agenda Verde” del governo.
Il ‘collegato ambientale alla legge di stabilità rappresenta “un fondamentale passo avanti” nella definizione delle politiche ambientali nazionali in una logica che per la prima volta le collega ad innovative scelte di politica economica-industriale indirizzate verso una crescita e uno sviluppo sostenibile.
Così il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, al termine della riunione del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al ddl in materia di Ambiente.
“E’ questa la ragione per la quale questo disegno di legge puo’ essere definito senza retorica come una vera e propria Agenda Verde che il governo mette in moto – spiega una nota del ministero – e con la quale prova con ambizione a dare una serie di risposte a quella che oggi deve essere considerata come una sfida decisiva per il nostro Paese: la scommessa sull’ambiente, il suo rispetto e la sua tutela, ma anche la sua straordinaria potenzialità di sviluppo economico”.
Il provvedimento é composto da una trentina di articoli e si occupa di “protezione della natura, valutazione di impatto ambientale, acquisti ed appalti verdi, gestione dei rifiuti, difesa del suolo, servizio idrico, acqua pubblica e comprende persino nuovi strumenti per calcolare l’importanza dell’ambiente.
Un pacchetto di norme a 360 gradi capaci di attivare politiche ambientali virtuose, semplificando il quadro normativo, rendendolo più moderno ed efficace e creando al tempo stesso le condizioni per investimenti e crescita economica nel campo della green economy. Il tutto con una ferrea attenzione a riduzione dei costi, semplificazione e trasparenza amministrativa. Strumenti a costo zero, per una politica ambientale più efficace in tutti i settori”.
L’Agenda Verde, abbinando politiche ambientali ed industriali, “e’ il frutto di un continuo confronto fra ministeri – Ambiente, Economia, Attività produttive, Lavoro – in una logica di collaborazione istituzionale finalizzata al raggiungimento di un comune obiettivo di sviluppo sostenibile e progresso civico” conclude il ministero dell’Ambiente.
18 novembre 2013