. A Rimini Ecomondo accende i riflettori sul mondo della green economy

Ecomondo accende i riflettori sul mondo della green economy

green economy – “A Parigi si giocheranno le sorti del Pianeta, per questo chiedo a tutti una mobilitazione forte e vorrei che questo fosse anche il messaggio di Ecomondo, vorrei che questa manifestazione si trasformasse in una piattaforma verso la Cop21”.
Con questo invito il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha aperto ieri l’edizione 2015 di Ecomondo, la grande manifestazione di Rimini Fiera che fino al 6 novembre accende i riflettori sul mondo della Green economy.

Tanti gli eventi della giornata di cui vi proponiamo vari flash.

Il 42% delle imprese italiane adotta modelli ‘green’ …
Un’affollatissima Sala Neri ha ospitato l’avvio degli Stati Generali della Green Economy, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
C’era infatti molta attesa per scoprire la fotografia scattata alle imprese italiane dell’economia circolare, quelle che producono beni di qualità ecologica e servizi ambientali (core green) e quelle che hanno adottato modelli di gestione green (go green), una descrizione scrupolosa contenuta nella Relazione sullo stato della green economy realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.Stati generali green economy
Le imprese green sono il 42% sul totale delle imprese italiane (27,5% core green, 14,5% go green). Il maggior numero si trova nel settore dell’industria (440 mila imprese e 4,2 milioni di occupati nel 2014), dove rappresentano il 61,2%, con oltre 248 mila imprese (il 35,4% core green, il 25,8% go green). A seguire il settore dell’edilizia (complessivamente più di 500 mila imprese e 1,56 milioni di occupati nel 2014), in cui la crisi del mercato immobiliare, che ha messo in difficoltà l’edilizia tradizionale dedicata soprattutto a nuove costruzioni, ha spinto molte imprese a orientarsi verso lavori più green (le aziende a vocazione ambientale raggiungono il 51,4%). Anche nell’agricoltura (1,4 milioni di imprese e 907 mila occupati nel 2014) la crisi ha portato significativi miglioramenti ambientali tanto che le aziende green sono il 56,1%.

Auto elettriche verso forme di incentivazione …
Nell’ambito di H2R, il salone dedicato alla mobilità sostenibile, l’incontro condotto da Tommaso Tommasi e Fabio Orecchini con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha offerto l’occasione per fare il punto su alcuni dei temi centrali e sulle principali problematiche che riguardano il settore. Come far sì che possa trovare terreno fertile anche in Italia la diffusione delle auto elettriche?
Quale futuro per le auto ad idrogeno nel nostro Paese? Che fine farà il sistema diesel? E a che punto siamo con l’intermodalità? Queste le domande rivolte al Ministro Galletti, che sul primo punto, quello delle auto elettriche, ha assicurato un intervento, da parte del Minoleggio green - auto elettricanistero, affinché si arrivi a forme di incentivazione, da parte dello Stato ai Comuni, per favorire l’installazione sul territorio nazionale di colonnine elettriche per la ricarica delle batterie delle auto. Su questo fronte infatti l’Italia, con 968 colonnine installate, ancora arranca.

Mentre i dati sulla diffusione delle auto ibride ed elettriche parlano di appena l’8% sul totale del parco auto in Italia, contro il 12,8% della Germania, il 22,7% della Francia e il 23% del Regno Unito.

“Quella è una strada obbligata” ha detto invece il ministro Galletti in riferimento alle possibilità di sviluppo del mercato delle auto ad idrogeno. E sul futuro del diesel: “C’è una posizione che stiamo condividendo con l’Europa”, ha sottolineato il ministro, che ricordando lo scandalo Volkswagen lo ha definito una vicenda che ha insegnato anche ai mercati quanto non convenga affatto “barare sull’ambiente”. Infine, sull’intermodalità, Galletti ha insistito sulla necessità di spingere l’acceleratore sulle campagne educative, oltre che sullo stanziamento di risorse, come sta facendo il Governo, per favorire nuove pratiche di mobilità soprattutto negli spostamenti casa-scuola, casa-lavoro.

Galletti e Bonaccini firmato accordo di programma: 20 milioni per il ripascimento costiero …
Con la firma dell’Accordo di programma avvenuta ieri ad Ecomondo fra il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, prende il via un importante piano per il rinascimento dell’intera costa romagnola, dai lidi comacchiesi a Cattolica.

L’Accordo, che ha valore di 20 milioni in particolare per la costa, rientra in un più ampio intervento sulla mitigazione del rischio idrogeologico per le aree metropolitane. A disposizione della regione ci sono i primi 53 milioni di euro per realizzare interventi di messa in sicurezza del territorio, a partire dal ripascimento costiero.spiaggia - ombrelloni

E’ il Terzo Grande Intervento di Ripascimento con sabbie sottomarine finanziato dal Ministero Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, nell’ambito del programma Italia Sicura, e che si attuerà nella prima metà del 2016.

Nel convegno sono stati affrontati da un lato gli aspetti relativi al PGRA in ambito costiero – pericolosità, rischio e misure di attuazione in ambito costiero associati – e dall’altro gli aspetti legati all’attuazione Progetto di Ripascimento da parte della Regione, che riguarderà diversi tratti del litorale regionale soggetti a forte erosione al fine di ridurre il rischio di ingressione marina.

Al convegno “Azioni per la difesa della costa, dalla pianificazione al ripascimento costiero”, è intervenuto anche il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Conclusioni a cura dell’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo. A moderare dibattito, il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna Antonio Farnè.

Riduzione rifiuti nella distribuzione organizzata …
Entra nel vivo l’accordo sottoscritto nel 2014 da Regione, Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti) e Legacoop Emilia-Romagna per promuovere iniziative di contrasto alla produzione dei rifiuti.
Ieri ad Ecomondo, è stato presentato il logo “Carrello verde”, un sistema di qualificazione ambientale dei punti vendita aderenti, ai quali vengono riconosciuti l’impegno e la performance ambientale raggiunta. Il rilascio del logo da parte della Regione – messo a punto da un apposto gruppo di lavoro che ha coinvolto le singole cooperative presenti sul territorio – prevede la verifica di una serie di requisiti che non si limitano al tema dei rifiuti, ma comprendono anche altri aspetti di sostenibilità ambientale, come ad esempio ispesa imballaggi negozio prodotti consumi di energia.

“Con queste iniziative specifiche che riguardano le attività commerciali – ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo nel presentare l’iniziativa – la Regione vuole innalzare la qualità ambientale complessiva del sistema della distribuzione organizzata e fronteggiare problemi di forte attualità come la produzione dei rifiuti e lo spreco di risorse”. L’iniziativa del gruppo di lavoro – ha concluso l’assessore – sarà replicata nei prossimi mesi per affrontare, sempre con Legacoop, un secondo tema che ci sta molto a cuore, quello del recupero delle merci invendute”.

L’accordo sulla qualificazione ambientale dei punti vendita rientra nel percorso avviato dalla Regione Emilia-Romagna, che ha portato a inizio ottobre all’approvazione della legge sull’economia circolare.

Con Sprecozero.net si allarga la rte della lotta allo spreco …
Ecomondo ha offerto anche l’occasione per il lancio della piattaforma on line Sprecozero.net, un progetto di rete, sostenuto da Ministero dell’Ambiente e Anci, che punta a raccogliere e diffondere le buone pratiche presenti sul territorio nazionale in tema di lotta allo spreco (da quello alimentare, a quello energetico, all’acqua, ai prodotti spreco zerofarmaceutici), per contribuire ad un ampliamento delle stesse in un’ottica di “contagio” da parte dei comuni ed enti più virtuosi.

Si tratta di una iniziativa che allarga gli orizzonti di Last Minute Market, il progetto partito dal Comune di Sasso Marconi tramite l’associazione Spreco Zero, fondata da Andrea Segré insieme al sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti. Il primo Comune ad avere aderito alla nuova piattaforma è il Comune di Forlì, mentre tra le Regioni il podio spetta al Piemonte. Sono una trentina ad oggi gli enti che ne fanno parte. La Regione Emilia-Romagna entrerà a fare parte della rete di Sprecozero.net entro l’anno. Lo ha assicurato ieri ad Ecomondo l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo, presente alla conferenza stampa di lancio dell’iniziativa Sprecozero.net alla quale ha partecipato anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.

04 novembre 2015

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