alimentazione e giustizia ambientale – A un mese dall’apertura di Expo 2015 Milano accoglie anche l’Expo dei Popoli, il forum internazionale della società civile e dei movimenti contadini organizzato per difendere i principi della sovranità alimentare e della giustizia ambientale, lottare contro la mercificazione del diritto all’alimentazione e affermare a gran voce che è la piccola agricoltura contadina che nutre il mondo, non le multinazionali né l’agro-industria.
La tre giorni è di scena a partire da oggi negli spazi della Fabbrica del Vapore e sino a venerdì chiamerà a raccolta oltre 150 delegati da tutto il mondo per affiancare a quelle dei governi e delle multinazionali le voci dei popoli, illustrando best practices e soluzioni alternative messe in campo per far fronte ai problemi globali di accesso al cibo e alle risorse naturali.
L’evento, a ingresso libero e gratuito, è organizzato dal Comitato per l’Expo dei Popoli, realtà che raggruppa 50 Ong e associazioni della società civile italiana che operano quotidianamente in diversi settori: cooperazione allo sviluppo, giustizia ambientale, diritti umani, produzione biologica, consumo critico.
“Nell’anno in cui le Nazioni Unite stanno definendo i nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e un nuovo Accordo Globale contro il Cambiamento Climatico – spiega Giosuè De Salvo, portavoce del Comitato – Expo dei Popoli vuole cogliere l’opportunità del tema posto da Expo 2015 per mettere al centro dell’agenda politica il rispetto dei diritti umani e dei limiti del pianeta. Il forum darà voce soprattutto ai rappresentanti dell’agricoltura a conduzione familiare e di piccola scala, esclusi dall’Expo ufficiale nonostante producano il 70% degli alimenti consumati a livello globale e siano oggi giorno i principali investitori in agricoltura”.
All’Expo dei Popoli, infatti, parteciperanno i più importanti movimenti contadini di tutto il mondo, tra cui La Via Campesina, l’International Planning Committee for Food Sovereignty, la Rete delle comunità del cibo di Terra Madre. Intenso il programma dei tre giorni, che prevede dalle 9 alle 18 conferenze plenarie aperte al pubblico, speakers’ corner dove i delegati porteranno la propria testimonianza dal campo e tavoli di lavoro in cui le reti e i movimenti contadini condivideranno i piani di azione per il periodo 2015/2016, cercando di rafforzarsi a vicenda nel lavoro di pressione verso le istituzioni politiche nazionali e sovranazionali.
Tante le tematiche che verranno affrontate nel corso del forum: promozione e sostegno dell’agroecologia, tutela della biodiversità, transizione a una economia senza petrolio, economia solidale e finanza accessibile. Ma soprattutto questioni di cruciale importanza per i popoli più ‘indifesi’ del pianeta, come gli impatti degli accordi di libero scambio, la speculazione finanziaria e il land e water grabbing, ovvero il fenomeno dell’accaparramento di terre e acqua ad opera di imprese transnazionali, governi stranieri e fondi di investimento che sta danneggiando l’economia contadina, soprattutto nel Sud del mondo ma anche in Europa.
Tra gli interventi più attesi, quello dello scrittore e storico inglese Tristram Stuart – fondatore di Feedback, movimento contro lo spreco alimentare, e sostenitore del “freeganismo”, stile di vita anticonsumistico che promuove il consumo di cibo fresco scartato dalla grande distribuzione – in programma il 3 giugno alle 12.30, quello di Carlo Petrini, fondatore dì Slow Food International, in programma il giorno seguente alle 10.45, e di Ibrahima Coulibaly, leader contadino del Mali che il 5 giugno terrà una mini lezione magistrale sulla sovranità alimentare come progetto rivoluzionario di questo secolo.
Durante i tre giorni, inoltre, dalle 21 in poi, si svolgeranno diversi eventi culturali: mercoledì 3 giugno, ad esempio, animeranno la serata il rapper Frankie hi-nrg mc e l’Orchestra di via Padova. Mentre giovedì 4 giugno spazio alla comicità intelligente con Giobbe Covatta e Diego Parassole.
03 giugno 2015