Natale made in Italy – Sarà un Natale ‘all’italiana’, caratterizzato da una presenza massiccia di prodotti ‘Made in Italy’ sia sulle tavole che sotto l’albero. Questo secondo le stime dell’Adoc per le prossime festività.
“Per i cenoni natalizi – sottolinea Lamberto Santini, presidente dell’Adoc – abbiamo registrato un rialzo dei consumi di prodotti regionali e locali, a Km Zero, in nome del risparmio e della sostenibilità nonostante i costi per la spesa alimentare siano cresciuti del 3% rispetto al 2012, per un totale di circa 180 euro a famiglia”.
La riscoperta dell’agricoltura italiana, rileva, “si contrappone alla diminuzione di prodotti esteri, come lo champagne, o esotici, in primis la frutta. Stimiamo anche un aumento del consumo di prodotti equo-solidali e di prodotti acquistati tramite i Gas (gruppi d’acquisto solidali), segno di una rinnovata coscienza etica da parte dei consumatori italiani”.
Per i regali, invece, aggiunge, “il 35% sarà un prodotto tipicamente italiano, in particolare del settore eno-gastronomico (62% delle preferenze), con forte prevalenza di prodotti a Km Zero, e dell’artigianato. Il 22% dei regali sarà un prodotto equo-solidale, mentre il 19% sarà un regalo creativo ‘fai-da-te’. Cresce anche la percentuale di prodotti riciclati, quest’anno il 15% dei regali sarà riciclato o di seconda mano, in particolare capi d’abbigliamento, giochi e prodotti alimentari”.
Importante, sottolinea Santini, “anche la percentuale di regali, il 18%, per la salute e il benessere. In questo particolare settore stiamo assistendo al crescente fenomeno dell’acquisto di soggiorni benessere su siti di social shopping, che offrono la possibilità di soggiornare e/o praticare attività termali a prezzi più bassi rispetto alle normale tariffe, in media del 30%, con punte fino al 70%. Resistono nelle preferenze degli italiani i regali hi-tech e i giochi e videogiochi, non solo per bambini e adolescenti ma anche destinati ad un pubblico più adulto”.
Secondo l’Adoc una delle cause del ritorno dei prodotti Made in Italy, in particolare quelli alimentari, è dovuto al rilancio dei grandi operatori nostrani nel settore della grande distribuzione organizzata, che stanno scalzando i competitor stranieri, invertendo la tendenza degli ultimi anni.
“E’ un bene che i nostri competitori riguadagnino importanti fette di mercato, è un premio alla grande professionalità e alla qualità dei prodotti offerti – continua Santini – siamo convinti che sia necessaria un’azione sinergica tra produzione e distribuzione, che possa avere un ritorno economico agganciato ad un grande valore etico. Per questo ci auguriamo che in futuro siano sempre maggiori i rapporti tra produzione e distribuzione, in particolare per le aziende di giocattoli, visto il periodo a cui andiamo incontro. Siamo fortemente convinti che un maggior impegno etico, che salvaguardi le specificità, l’occupazione e la qualità del prodotto possa avere effetti benevoli sia per i consumatori che per l’intero sistema economico”.
13 dicembre 2013