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“Zero rifiuti in mensa” Vicenza sperimenta kit lunch al posto di piatti usa e getta

rifiuti zeroHa preso il via a Vicenza il progetto “Zero rifiuti in mensa”. Entro la fine della settimana tutte e dieci le scuole aderenti sostituiranno i piatti e le posate usa e getta con il kit lunch, un contenitore richiudibile, completo di piatto e posate riutilizzabili.

E’ il nuovo progetto sperimentale che l’assessorato alla formazione del Comune di Vicenza propone per l’a.s. 2013/2014 a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado dotate di mensa scolastica.

L’obiettivo è ridurre i piatti e le posate di plastica buttati ogni giorno nella spazzatura della scuola. Il progetto, proposto a tutti i dirigenti scolastici le cui scuole vi potranno aderire in via sperimentale con una o più classi, consiste nell‘abbandonare i piatti usa e getta (35 grammi di plastica a persona a pasto) in favore di un kit in materiale infrangibile e lavabile (lunch box) contenente piatti e posate, fornito gratuitamente dal Comune. In alternativa, le classi che aderiranno potranno scegliere di utilizzare piatti e posate portati da casa dai bambini in un contenitore ermetico fornito dalla famiglia.

Chi aderirà alla sperimentazione, inoltre, avrà uno sconto di 15 centesimi sul costo di ogni singolo pasto, come piccolo incentivo per rendere ancora più evidente la convenienza di un comportamento virtuoso. Entro il mese di ottobre 2013 i dirigenti scolastici dovranno indicare al Comune quali classi aderiranno al progetto. Subito dopo scatterà la distribuzione, per chi lo vorrà, del lunch box regalato dal Comune. A giugno 2014 saranno analizzate le criticità emerse con la sperimentazione e si deciderà come procedere.

“È una cosa normalissima, ma dall’alto contenuto educativo, etico e civico – ha tenuto poi a sottolineare l’assessore comunale alla formazione Umberto Nicolai, che ha sperimentato di persona condividendo il pasto nella “gamella” con gli alunni della classe quinta B della scuola primaria Colombo affiancato dalla dirigente scolastica Maria Cristina Sottil –.

I bambini imparano così a salvaguardare l’ambiente, contribuendo alla riduzione dei rifiuti di plastica, che, solo nelle scuole cittadine, raggiungono le 14 tonnellate in un anno. La sperimentazione ci aiuterà a capire dove possiamo migliorare l’iniziativa, di cui siamo pionieri in Italia, e il nostro obiettivo è l’estensione del progetto a tutte le scuole della città”.

Nelle scuole Rodari e Pajello hanno aderito tutte le classi, dalla prima alla quinta, mentre alla Da Feltre, Pertile, Negri, Colombo, Pertini, Prati, Zanella e Laghi si comincia con i ragazzi più grandicelli che frequentano le ultime due classi. In tutto quindi 10 istituti primari, per un totale di 36 classi e quasi 700 bambini.

Le famiglie dei bambini che rientrano nella sperimentazione – avviata in collaborazione con il Settore igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Ulss 6 – godranno da subito di una riduzione di 15 centesimi sul costo del pasto giornaliero a tariffa intera che, quindi, scenderà da 4,50 euro a 4,35 euro.

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12 marzo 2014

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