ambiente – L’Italia apre le porte del patrimonio naturale con la Settimana del Pianeta Terra, il festival nazionale di divulgazione scientifica. Patrocinato da Ispra il festival, giunto alla quarta edizione si svolgerà dal 16 al 23 ottobre 2016.
Non solo scienza, ma anche cultura e arte: queste le declinazioni che saranno al centro dei 311 Geoeventi organizzati in 230 località italiane da università e scuole, enti di ricerca, enti locali, associazioni culturali e scientifiche, parchi e musei.
“Lo scopo è quello di avvicinare tutti – adulti, ragazzi e bambini – al mondo delle Geoscienze”, spiega Rodolfo Coccioni, professore ordinario di Paleontologia all’Università di Urbino e co-responsabile della Settimana del Pianeta Terra.
“Lo facciamo in modo divertente e interessante allo stesso tempo, aprendo luoghi spesso inaccessibili o semplicemente mettendo in risalto le risorse del nostro territorio sconosciute dalla maggior parte delle persone”.
Territorio e arte: alla scoperta dei paesaggi della Gioconda
In quanti sanno che il panorama alle spalle della Gioconda esiste ed è ancora oggi riconoscibile? Si trova tra Toscana, Marche, Umbria e Romagna e a svelarlo sarà proprio uno dei Geoeventi della Settimana della Terra, in grado di unire la scoperta del territorio e dell’ambiente a quella dell’arte. Anche la letteratura sarà protagonista con un emozionante viaggio tra le solfare della Sicilia e la storia di Ciaula scopre la luna, capolavoro di Luigi Pirandello.
Nei laboratori in cui si studiano i terremoti
I terremoti sono purtroppo spesso di attualità nel nostro Paese, per questo è molto importante studiare con attenzione i movimenti e gli eventi sismici che si registrano nel sottosuolo italiano per scoprirne più capirne meglio i meccanismi. Tra gli eventi dedicati a questi fenomeni per la Settimana del Pianeta Terra, c’è quello del Centro Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geologia Sperimentale di Udine, che dedicherà incontri e visite guidate ai laboratori dove operano i sismologi e gli esperti del centro, per dare la possibilità di conoscere da vicino il loro lavoro.
Dalla Terra…alla Luna in un Geoevento
Viaggiare nello spazio e nel tempo fino a 300 milioni di anni fa: non è fantascienza ma la geo-escursione organizzata sulle Alpi Carniche che porterà i più avventurosi a scoprire depositi sedimentari fossiliferi che 300 milioni di anni fa si accumulavano in uno straordinario scenario fatto di fiumi, delta e mari bassi. Nel Parco Nazionale dell’Aspromonte si incontra invece un Geosito tra i più particolari in Italia, quello della grande Frana Colella, di rilevanza europea ed internazionale: costituisce infatti uno dei più estesi fenomeni franosi d’Europa, in rocce cristallino-metamorfiche.
Alla scoperta delle zolfatare marchigiane
Chiuse ormai da oltre mezzo secolo, rimane solo il ricordo delle miniere di zolfo delle Marche e di un distretto minerario di importanza mondiale che, dopo la Sicilia, era il maggiore del Paese. L’industria solfifera italiana, che per secoli detenne il monopolio mondiale, ora però non esiste più. Ma come e quando si è formato lo zolfo nelle Marche? Come si estraeva? Che uso se ne fa? A queste ed ad altre domande si cercherà di dare una risposta con attività interattive e un “caffè scientifico” con intermezzi letterari e musicali sul tema, al Museo della Scienza di Camerino (MC).
“Per il quarto anno, trasmetteremo l’entusiasmo per la ricerca e la scoperta scientifica e faremo conoscere le possibilità che la scienza offre per migliorare a qualità e la sicurezza della vita con workshop, visite guidate, laboratori didattici, spettacoli”, aggiunge Silvio Seno, professore ordinario di Geologia strutturale presso l’Università degli Studi di Pavia e co-responsabile della Settimana del Pianeta Terra. “Racconteremo le bellezze dell’Italia anche attraverso l’arte e la letteratura, per dare a tutti la possibilità di vedere il paesaggio che li circonda con occhi nuovi”.
26 settembre 2016