emissioni e ambiente – Oggi la Commissione europea ha presentato un pacchetto di misure per accelerare la transizione verso la riduzione delle emissioni di carbonio in Europa in tutti i settori dell’economia.
La Commissione si sta adoperando per mantenere la competitività dell’UE a fronte dell’evoluzione del modello socio-economico globale dovuta all’impulso verso un’economia moderna e a basse emissioni di carbonio impresso dall’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Le proposte di oggi stabiliscono dei principi guida chiari ed equi per gli Stati membri, affinché possano prepararsi per il futuro e mantenere la competitività dell’UE.
Ciò è fondamentale per l’Unione dell’energia e per una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici.
L’Europa così si prepara all’appuntamento del 21 settembre, quando i paesi che hanno sottoscritto l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico, dovranno presentare i documenti di ratifica.
L’Italia dovrà tagliare del 33% le sue emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto a quelle del 2005.
La politica europea sui cambiamenti climatici è chiara: ridurre le emissioni dei gas a effetto di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Le proposte odierne presentano obiettivi vincolanti al 2030 per gli Stati membri in tutti i settori dell’economia: dalla mobilità all’edilizia, dall’agricoltura ai rifiuti.
Il contributo maggiore al taglio delle emissioni sarà chiesto a Lussemburgo, Svezia, Danimarca e Finlandia (-40%). Per la Germania, invece, è previsto un taglio del 38%, mentre per Regno Unito e Francia del 37%. I target più bassi di riduzione sono per Croazia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia e Romania (dal 2% al 9%), 0% per la Bulgaria.
Le proposte di oggi presentano obiettivi annuali vincolanti per gli Stati membri in materia di emissioni di gas a effetto serra per il periodo 2021-2030 nei settori dei trasporti, dell’edilizia, dell’agricoltura, dei rifiuti, dell’uso del suolo e della silvicoltura, in quanto fattori che contribuiscono all’azione dell’UE per il clima (si vedano le schede informative MEMO/16/2499 e MEMO/16/2496).
Il nuovo quadro si basa sui principi di equità, solidarietà, efficacia in termini di costi e integrità ambientale. Tutti gli Stati membri sono coinvolti, in quanto saranno in prima linea nel decidere le modalità di attuazione delle misure intese a conseguire l’obiettivo concordato per il 2030. La Commissione presenta inoltre una strategia sulla mobilità a basse emissioni, che pone le basi per lo sviluppo di misure a livello UE per veicoli con emissioni ridotte o nulle e per combustibili alternativi a basse emissioni (si veda la scheda informativa MEMO/16/2497).
20 luglio 2016