ambiente – Nuova città, mobilità non proprietaria, nuova economia di materia ed energia: è l’Italia che emerge dalla XIII edizione del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2013 di Legambiente.
Per la prima volta tra i vincitori viene premiata una tassa: è la congestion charge di Area C di Milano. Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto le Regioni a più alto tasso di innovazioni presentate.
“Sostenibilità, intelligenza, bellezza”: La via italiana all’economia verde è il tema su cui si sono confrontate le 151 realtà che hanno partecipato al premio promosso da Legambiente in parternariato con Confindustria, Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Università Bocconi e con il contributo di Fondazione Cariplo.
Alta e soprattutto di qualità la partecipazione malgrado l’evidente fatica all’innovare data dalla lunga congiuntura economica negativa e che vede le imprese prima di tutto impegnate a non chiudere i battenti. Molte anche le innovazioni giunte da giovani imprese e da start-up. Il risultato del premio disegna i contorni di un’Italia che continua a investire e a rischiare nella creazione di nuovi prodotti e servizi per il cittadino e la collettività, spesso integrando reti di infrastrutture reali con le potenzialità delle reti virtuali. Sono le stesse innovazioni – orientate alla sharing economy e alla replicabilità – a definire le nuove visioni della città che cambia; metropoli dove parole come cohousing e carsharing sono concrete proposte per nuovi stili di vita sostenibili.
Vincono l’edizione 2013 del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente: ABB, TOSA Trolley bus Optimized System Alimentation –sistema di ricarica ultra-veloce delle batterie elettriche per i mezzi di trasporto-, Area C, Comune di Milano –congestion charge per l’accesso dei veicoli a motore nel centro di Milano-, Ecosistema della Piana, Coop. Della Piana –produzione casearia e frutticola a sistema chiuso e autoproduzione di energia-, Cenni di Cambiamento, POLARIS Real Estate –complesso residenziale di edilizia sociale con spazi di cohousing costruito con criteri ambientali -, Sharing Torino, Sharing Srl – recupero edilizio e riconversione in struttura di cohousing con servizi resi al territorio-, Viticoltura sostenibile, Società agricola Principi di Porcìa e Brugnera –antica produzione vinicola integrata progetti di sostenibilità-, E-Studio 306LP/RD 30, Toshiba Tec Italia Imaging System –sistema di stampa che permette la cancellazione dei documenti e il riutilizzo dei fogli di carta.
Vincitori e segnalati
“Sono sette le innovazioni dell’anno 2013 e dodici le segnalazioni della giuria, frutto di una difficile selezione tra le 151 candidature. Tante le nuove realizzazioni utili, per migliorare l’ambiente, la qualità della vita dei cittadini, dei lavoratori o delle comunità locali – ha dichiarato Andrea Poggio, presidente della Fondazione Legambiente Innovazione -. In epoche di transizione, come quella che stiamo vivendo, tutto appare possibile: nuove tecnologie, nuovi prodotti, manifatture e servizi che sperano affermarsi e servire all’umanità del ventunesimo secolo. Con il senno di poi, chi leggerà la storia di questi decenni, darà per scontato che le case avranno tetti solari, tetti verdi e tanti servizi in comune. Assodato che le auto e le moto saranno usate in condivisione, che gli autobus saranno ibridi o elettrici. Oppure che i prodotti e le fabbriche saranno molto efficienti, a basso consumo di materiali e a minima produzione di carbonio atmosferico (CO2 di prodotto). Come le innovazioni che oggi premiamo”.
“Nel nostro Paese – dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente – c’è voglia di voltare pagina e di investire veramente nella Green economy come dimostrano i vincitori del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2013 premiati oggi a Milano. Ad esempio abbiamo aziende e società agricole che hanno deciso di scommettere e puntare sull’efficienza energetica, sulle rinnovabili, la bioedilizia, la sostenibilità ambientale, la mobilità sociale…
Una scelta dettata dal coraggio e dalla voglia di innovarsi nel nome dell’ambiente e della qualità rispettando il territorio e valorizzando le risorse migliori. Solo in questo modo si può dar avvio a quell’economia verde in grado di imprimere quel cambiamento che serve all’Italia, di creare un nuovo business e occupazione. La stessa energia e la voglia di mettersi in gioco la deve però avere anche il Governo, puntando su un’agenda programmatica che abbia tra le sue priorità lo sviluppo dell’economia sostenibile con precise e innovative politiche nei settori dell’edilizia, della mobilità e dell’efficienza energetica”.
28 gennaio 2014