. OPTIMA motocicletta elettrica intelligente per la mobilità del futuro - Verdecologia

OPTIMA motocicletta elettrica intelligente per la mobilità del futuro

mobilità sostenibile – L’Unicusano presenta a E-Tech Europe OPTIMA, la motocicletta elettrica intelligente per la mobilità del futuro.

All’importante kermesse dedicata allo sviluppo tecnologico in ambito trasporti, l’Ateneo presenta due prototipi realizzati grazie anche a fondi del Mise. Si tratta di soluzioni in grado di aprire la strada a una nuova progettazione basata sull’innovazione continua di prodotto e processo produttivo.

Due prototipi destinati a innovare

I prototipi, sviluppati dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Niccolò Cusano in collaborazione con i partner industriali ATS s.r.l. e SAI s.r.l, testimoniano gli importanti passi in avanti compiuti dal settore R&D di ateneo per lo sviluppo di tecnologie innovative. Dall’accademia all’industria: sono così portate soluzioni innovative quali i materiali compositi, i nuovi processi produttivi e le tecnologie smart, tenendo sempre in considerazione ecosostenibilità e attenzione ai costi.

Finanziate con fondi del Mise (codice progetto: F/190118/01-03/X44), le due motociclette elettriche in materiale composito aprono anche la strada all’utilizzo di materiali innovativi, garantendo, grazie a tecnologie produttive di avanguardia, la massima personalizzazione da parte del motociclista.

Il diktat alla base dello studio, coordinato dal prof. Oliviero Giannini, responsabile scientifico, è stato il disegno di un veicolo che, rispondendo alle esigenze di mobilità sostenibile e dell’industria 4.0, fosse modulare, leggero, interconnesso e integrabile. Così, a partire da un laminato piano in materiale composito, è stato sviluppato un telaio completo che fosse scalabile, personalizzabile e facilmente industrializzabile. Il Progetto OPTIMA ha incluso la realizzazione di un caricatore on-board in GaN, compatto e ad alta efficienza, già pronto per l’integrazione su una vasta gamma di veicoli elettrici.

Sensori per l’acquisizione dei dati sullo stato dei motori

Le motociclette sono dotate di sensori per l’acquisizione di dati sullo stato di motori, batteria e telaio e di un sistema in cloud progettato da Unicusano per l’analisi e il monitoraggio dei veicoli. Dati indispensabili per la condivisione di informazioni utili a migliorare il prodotto e il processo produttivo, pensati per essere flessibili e personalizzabili.

Progettazione esecutiva del telaio

A parte l’ottimizzazione di comfort e guidabilità, il lavoro del team Unicusano si è concentrato sulla progettazione esecutiva del telaio, verificandone le caratteristiche strutturali attraverso test iterativi mirati e basati su attività sperimentali validate con modelli numerici. Il mockup preliminare del telaio è stato realizzato interamente nei laboratori dell’Università, utilizzando una macchina a controllo numerico. Le attività hanno consentito di verificare la bontà delle soluzioni tecniche adottate.

Il Dipartimento di Ingegneria ha inoltre progettato l’impianto industriale che potrebbe realizzare in scala i veicoli, curando le analisi di costo e impatto ambientale di tutto il ciclo di vita del prodotto. Il progetto rappresenta un importante contributo al percorso di crescita della ricerca ingegneristica dell’Ateneo.

OPTIMA un veicolo molto vicino al prodotto finito

“Pur essendo un Progetto di Ricerca – spiega il prof. Giannini – OPTIMA ha portato alla realizzazione di veicoli molto vicini a un prodotto finito, raggiungendo un livello di maturità tecnologia superiore alle aspettative. Le tecnologie validate sperimentalmente durante il progetto consentono di adattare rapidamente prodotto e sito produttivo alle esigenze del mercato e dell’utente, consentendo ad esempio di poter impiegare in futuro materiali ecologici (quali i compositi in fibra vegetale, già in sperimentazione nei laboratori) e di poter realizzare prodotti custom (telaio su misura) senza un impatto significativo sui costi economici e ambientali.

L’Università ha fornito un importante contributo al progetto, dimostrando ancora una volta la sua centralità nelle attività di trasferimento tecnologico dal mondo accademico a quello industriale, proponendo una soluzione concreta, a basso impatto e futuribile al problema della mobilità urbana”.

Scritto da

Nessun Commento.

Lascia un Commento

Commento