economia circolare – C’è chi realizza vestiti con la caseina, scarto della lavorazione del latte. C’è chi coltiva funghi con i fondi del caffè. C’è chi produce un isolante per le abitazioni con gli avanzi delle tosature. E c’è chi ha scelto di mettere sul mercato prodotti realizzati interamente con materiale biodegradabile.
In Italia non mancano ormai numerosi esempi di economia circolare. Sono frutto del lavoro di chi – tenacemente – sta facendo impresa puntando alla massima riduzione degli scarti, recuperando i rifiuti di altre lavorazioni o producendo con sostanze biodegradabili. Un mondo vivace e ricco di inventiva e potenzialità, ma ancora poco conosciuto e che invece può crescere e contribuire alla crescita economica del Paese senza alimentare il danno ambientale, anzi contribuendo a ridurlo.
Mercato Circolare: la app per far crescere l’economia circolare
Non mancano ottime esperienze di racconto di queste aziende. Ma è difficile, per il consumatore così come le imprese, riconoscere in queste realtà il nascente mercato dell’economia circolare.
Per colmare questo vuoto, l’associazione Pop Economix, che si occupa di diffusione della cultura economica, ha deciso di realizzare Mercato Circolare, attualmente la prima app al mondo che permette a ogni cittadino e consumatore di trovare prodotti o servizi dell’economia circolare via smartphone.
E per far conoscere i benefici e diffondere la cultura dell’economia circolare Pop Economix ha prodotto e sta mettendo in scena la conferenza spettacolo Blue Revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta, che racconta la tragedia dell’inquinamento da plastiche nei mari, ma anche la possibile salvezza che arriva da un modo diverso di fare impresa.
Il crowdfunding ospitato da Produzioni dal Basso
Queste due realtà, la app e lo spettacolo, sono i contenuti cardine di Blue Revolution Tour, un progetto culturale che è anche un crowdfunding ospitato da Produzioni dal Basso quale vincitore del terzo bando IMPATTO+ – lanciato da Banca Popolare Etica in collaborazione con Produzioni dal Basso – per iniziative culturali che promuovono nuove forme di cittadinanza attiva e sostenibilità sociale e ambientale.
“La nostra proposta – spiega Nadia Lambiase, presidente di Pop Economix – è sicuramente originale. Per la scelta di abbinare uno spettacolo e una applicazione digitale rivolta ai consumatori, certo. Ma soprattutto per i particolari contenuti della app Mercato Circolare e dello spettacolo”.
Mercato Circolare disponibile gratuitamente negli store Apple e Android
Mercato Circolare – disponibile gratuitamente negli store Apple e Android – è una applicazione che censisce già 170 attività (il 95% in Italia) che propongono beni e servizi a impatto minimo o zero. Permette all’utente di scoprire dove acquistare il prodotto che gli serve, ma anche di navigare tra le imprese più “circolari” del Belpaese.
“La app è utile a chi deve fare una spesa più sostenibile – continua Nadia Lambiase – ma anche alle imprese che cerchino fornitori o clienti che pratichino i principi della cosiddetta blue economy”.
Realizzata in collaborazione con l’agenzia torinese The Connective, Mercato Circolare è in continua crescita: la lista dei soggetti censiti, verificati dal team di Pop Economix, si amplia continuamente non solo grazie al lavoro di implementazione della redazione, ma anche al contributo di ogni utente, che può segnalare con un semplice gesto aziende e prodotti.
Alla app affiancata la conferenza-spettacolo Blue Revolution
Alla app si affianca la nuova conferenza-spettacolo Blue Revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta, che si muove con leggerezza a cavallo degli ultimi tre secoli per raccontare la lenta morte degli oceani soffocati dalla plastica, ma anche l’azione di chi ha saputo denunciare il fenomeno e di chi prova a rispondere costruendo un’economia differente, come il giovane imprenditore canadese Tom Szaky (e tanti altri in giro per il mondo).
In scena Fabrizio Stasia, per una proposta che nasce da un’idea di Nadia Lambiase, Paolo Piacenza e Alberto Pagliarino, (testo di Alberto Pagliarino, ricerca storica e drammaturgica di Nadia Lambiase e Paolo Piacenza). Le prime tre rappresentazioni, a Torino, il 31 marzo, a Milano il 1 aprile e a Padova il 25 giugno, hanno registrato un grande successo.
A cosa serve dunque il crowdfunding Blue Revolution Tour? “La nostra è una piccola associazione senza scopo di lucro – spiega Nadia Lambiase –. Crediamo in questo progetto e abbiamo autofinanziato la nascita della app e dello spettacolo, ma per crescere c’è bisogno del sostegno di tutti, in particolare di chi sa che è necessario un nuovo modello di economia che abbini crescita e riduzione dell’impatto sull’ambiente “.
04 settembre 2017