eco abitare – Densità, convenienza, trasportabilità e sobrietà. Sono i quattro must della nuova edizione di Solar Decathlon, l’Olimpiade mondiale delle case più sostenibili.
E sono le caratteristiche che descrivono Rhome for denCity, l’unico progetto architettonico green italiano entrato a far parte della rosa dei venti selezionati al mondo che parteciperanno alla sfida di bioarchitettura ideata dal Dipartimento di Energia degli Usa.
Il prototipo di casa sarà così in gara alle Olimpiadi delle abitazioni più sostenibili che si terranno a Versailles, in Francia, a giugno. Il progetto è diretto dall’architetto Chiara Tonelli del dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Roma Tre.
Pannelli solari fotovoltaici flessibili integrati nei tendoni ombreggianti delle logge, gli stessi che vengono utilizzati nelle barche a vela.
Un parapetto che produce acqua calda ma è fresco per l’estate. Isolamento pressoché totale del ‘manto’ che circonda l’abitazione, perché è bene consumare poca energia anche se viene prodotta con sistemi rinnovabili.
Un sistema di ‘corrente programmata’ di aria fresca. RhOME produce più di quanto consuma: ha prestazioni energetiche quasi 8 volte superiori a quelle di una classe energetica C e di una volta e mezza superiori a quelle di una classe energetica A+.
La casa è pensata per una città ‘densa’, come indica il nome del progetto e produrrà energia per il quartiere in cui sarà costruita.
Solar Decathlon Europe, la competizione riservata alle università dedicata all’architettura sostenibile, alla sua terza edizione, si terrà quest’anno in Francia, a Versailles, dal 27 giugno al 14 luglio. Le università partecipanti, che hanno progettato i venti prototipi ammessi, realizzeranno il Villaggio Solare: le abitazioni saranno poi aperte al pubblico per essere visitate nei giorni della manifestazione e il team che ha realizzato il progetto abiterà il prototipo per dimostrarne la vivibilità e la fattibilità.
Le abitazioni si sfideranno inoltre in dieci prove a punti (Architettura, Ingegneria e costruzione, Efficienza energetica, Bilancio energia elettrica, Condizioni di comfort, Funzionamento della casa, Comunicazione e sensibilizzazione sociale, Urbanistica e accessibilità economica, Innovazione, Sostenibilità) valutate da una giuria di esperti internazionali.
Il team italiano, per monitorare in tempo reale i consumi del prototipo abitativo, ha scelto l’azienda Almaviva che supporta il progetto con Sem (Smart Energy Managemen), piattaforma, accessibile anche via web, che consente in un unico strumento di navigare le informazioni di consumo in tempo reale per reti di edifici secondo una logica geografica e individuare eventuali andamenti anomali.Il team italiano alla scorsa edizione di Solar Decathlon Europe, nel 2012 (anche in quell’occasione unico progetto italiano selezionato per partecipare alla gara, Med in Italy, sempre capeggiato da Chiara Tonell) è stato eletto campione mondiale di sostenibilità, piazzandosi terzo assoluto a livello mondiale.
“La proposta abitativa di RhOME mira non solo a sviluppare un progetto architettonico a impatto zero, che produce più energia di quanta ne consuma, ma anche a liberare le preesistenti aree archeologiche, come gli acquedotti romani, dall’abusivismo a favore di una nuova aggregazione urbana di moduli abitativi ad energia rinnovabile”, spiega la responsabile del progetto Chiara Tonelli.
20 maggio 2014