ambiente – Un programma decisamente ricco diviso equamente fra clima, finanza verde e lotta all’inquinamento quello che ha contraddistinto in questi giorni l’appuntamento con il G7 Ambiente e si chiude oggi nel pomeriggio.
La considerazione più importante è quella espressa dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti sull’accordo di Parigi che deve essere “irreversibile e non negoziabile” per l’Italia ma anche per “la stragrande maggioranza dei paesi”.
Gli Stati Uniti ” vogliono continuare la politica di riduzione della CO2 anche fuori l’accordo di Parigi”
“Abbiamo preso atto della posizione degli Stati Uniti – sottolinea Galletti – che vogliono continuare la politica di riduzione della CO2 anche fuori l’accordo di Parigi. E per quello che rappresentano nel mondo vogliamo mantenere il filo del dialogo, continuare il dibattito. Questo può essere il risultato del G7”.
Secondo Galletti, però, al di fuori dell’accordo di Parigi, tuttavia, “non ci sono gli strumenti per raggiungere gli obiettivi” di riduzione di gas a effetto serra.
L’intesa raggiunta alla Cop21 di Parigi nel 2015 “è un accordo multilaterale globale con interventi coordinati per il raggiungimento degli obiettivi” cosa differente dalle “azioni volontarie”, che vogliono mettere in campo gli Usa.
“Di fronte a un cambiamento economico e ad una transizione culturale che hanno l’ambiente al centro”
La volontà degli Stati europei, sottolinea il ministro, “è declinata secondo strumenti vincolanti giuridicamente che aumentano la virtuosità”. In questo momento “siamo di fronte a un cambiamento economico e ad una transizione culturale che hanno l’ambiente al centro”.
Quanto al ruolo della Cina nel portare avanti l’accordo di Parigi, Galletti ribadisce che “prenderà la leadership di questa sfida con l’Europa e i sei Paesi del G7”.
12 giugno 2017