inquinamento – Il gruppo Energy, costituito da oltre 1000 città europee ha chiesto al presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy di introdurre per il 2030 obiettivi di riduzione vincolanti del 40% per quanto riguarda l’efficienza energetica e del 30% per le energie rinnovabili, in linea con una proposta presentata al Parlamento europeo.
La richiesta delle città viene dopo la decisione della Commissione che ha adottato delle misure più miti e che fissano degli obiettivi vincolanti per l’Europa ma non per i singoli Stati membri.
Energy è una rete di città europee che mira a rafforzare il ruolo dei Comuni nel settore energetico e della tutela dell’ambiente, promuovendo lo scambio di esperienze e lo sviluppo di progetti comuni tra i diversi partner nel campo del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.
Secondo i rappresentanti delle città, l’adozione di misure più severe, oltre a limitare l’inquinamento sarebbe un grosso stimolo per attirare investimenti ed aumentare i posti di lavoro.
I nuovi dati di Eurostat diffusi i giorni scorsi dicono che il consumo di energia nell’UE è sceso dell’8% tra il 2006 e il 2012, ma il continente rimane dipendente dalle importazioni di combustibili fossili per il 53% del suo fabbisogno energetico, e non sarà in grado di raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico per il 2020.
Secondo una recente analisi dalla rivista ‘The Economist’ , un terzo delle città del mondo subiranno le conseguenze del cambiamento climatico entro il 2025, a cui contribuiscono con la quantità enorme di edifici e di lampioni stradali che sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni globali di gas serra. In Europa il 45% delle emissioni totali di CO2 provengono da inefficienze nei sistemi di riscaldamento e raffreddamento degli edifici, percentuali che potrebbero essere ridotte se solo si facessero progettazioni guidate da criteri di ecostenibilità.
19 febbraio 2014