ridurre emissioni di carbonio – Arriva dagli alberi un aiuto importante per combattere l’emergenza climatica.
Secondo uno studio pubblicato su Nature[1], il caldo anomalo, dovuto in larga parte all’inquinamento, non ha praticamente precedenti: il 2023 è stato un anno da record. La ricostruzione è stata possibile grazie all’analisi dell’ampiezza degli anelli degli alberi, vere e proprie “scatole nere” dell’andamento climatico del pianeta.
Anche il 2024 non sembra da meno, basti pensare che i primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati dalle temperature più alte di sempre, con ondate di calore che iniziano sempre più presto e sempre più imprevedibili, con ripercussioni sulla salute delle persone, degli animali e delle piante.
Il progetto “Prospettiva Terra”
Ecco perché gli esperti alzano il livello di allerta e avvisano che ridurre le emissioni è una priorità non più rinviabile. Il progetto “Prospettiva Terra” sta dimostrando che cambiare rotta è necessario e possibile.
Prospettiva Terra è un progetto non profit creato da aziende che hanno deciso di affrontare insieme il problema del riscaldamento globale, attraverso progetti di innovazione scientifica e tecnologica.
«La soluzione alla crisi climatica sono proprio le piante, che rappresentano il futuro delle nostre città – afferma Stefano Mancuso, accademico e divulgatore scientifico – I centri urbani, infatti, sono ambienti che si stanno scaldando, come il nostro pianeta e le ondate di calore sono sempre più lunghe e frequenti. In queste condizioni e con un futuro in cui gli eventi climatici estremi saranno inevitabili, la soluzione più efficiente è coprire le nostre città di alberi, capaci di funzionare come “climatizzatori” naturali, quindi in grado di ridurre sensibilmente le temperature e assorbire inquinanti».
Il prof. Mancuso, assieme a Marco Girelli, CEO di Omnicom Media Group Italia, ha ideato “Prospettiva Terra”, per supportare la ricerca scientifica e l’innovazione contro il riscaldamento globale. Tra le realtà fondatrici di questo progetto non-profit ci sono McDonald’s, Henkel, Ricola ed hanno aderito anche Acone Associati e Publitalia’80, media partner del progetto. Proprio nell’ambito di “Prospettiva Terra”, sono stati installati 300 sensori sugli alberi di BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano, con l’obiettivo di aiutare a comprendere la portata dell’impatto benefico delle piante sul micro-clima urbano.
PNAT – spin-off dell’Università di Firenze
PNAT – spin-off dell’Università di Firenze premiato da UNECE, UNIDO e Commissione Europea – in qualità di Science, Technology & Design Partner di Prospettiva Terra ha messo a punto, insieme al prof. Mancuso, i sensori che rilevano, in tempo reale, i dati sulla stabilità degli alberi e lo studio che ha permesso di calcolare i valori relativi allo stoccaggio di CO₂, nonché alla rimozione delle polveri sottili. Dalle prime rilevazioni, risulta che gli alberi di BAM, monitorati dal progetto, hanno stoccato dalla loro nascita fino ad oggi 104 tonnellate di CO₂ mentre, dal 1° aprile ad oggi hanno già rimosso 4.969 g di sostanze nocive e si stima arriveranno a 71 kg ad aprile 2025. Il miglioramento della qualità dell’aria, generato dagli alberi del parco, può raggiungere picchi del 25-30% rispetto ad un’area non alberata. In termini economici, invece, il beneficio che hanno generato è di circa € 5.278,12.
[1] Esper, J., Torbenson, M. & Büntgen, U. 2023 summer warmth unparalleled over the past 2,000 years. Nature 631, 94–97 (2024). https://doi.org/10.1038/s41586-024-07512-y