risparmio ed efficienza energetica – I centri commerciali da “consumatori di energia” possono diventare “conservatori di energia”: è quanto prevede il progetto CommOnenergy (www.commonenergyproject.eu), promosso dalla direzione generale per la ricerca e l’innovazione della Commissione europea.
L’iniziativa mira, infatti, a tagliare drasticamente il fabbisogno dei centri commerciali, riducendolo del 75%. L’impatto potenziale è enorme, se si considera che questa tipologia di edifici si estende in media su aree dai 10.000 ai 40.000 metri quadrati e che ogni metro quadrato può generare un consumo annuo di energia primaria di oltre 500 kWh, ossia quattro/cinque volte di più rispetto a uno stabile residenziale.
Le voci principali che pesano sul bilancio energetico sono banchi frigo, illuminazione, climatizzazione, ventilazione, scale mobili e le porte aperte tutti i giorni dell’anno.
Al progetto partecipa l’Università di Udine e collaborano, coordinati da Eurac – Accademia Europea di Bolzano, altri 22 partner fra enti ed istituti di ricerca italiani, austriaci, norvegesi, spagnoli, svedesi, tedeschi.
Nell’ambito del progetto, l’unità di ricerca di Udine si occuperà, in particolare, della messa a punto di soluzioni innovative per il risparmio e il recupero energetico negli impianti di refrigerazione per lo stoccaggio e l’esposizione dei prodotti deperibili. CommONEnergy ha una durata di 48 mesi ed è finanziato dall’Unione Europea per 9 milioni e 100 mila euro.
Il gruppo di ricerca udinese è composto da Giovanni Cortella, come coordinatore, Onorio Saro e Paola D’Agaro, tutti docenti del Dipartimento di ingegneria elettrica, gestionale e meccanica. Inoltre, grazie allo stanziamento dell’UE, l’ateneo udinese ha potuto finanziare una borsa di studio, nell’ambito del Dottorato in scienze dell’ingegneria energetica e ambientale, per un giovane ricercatore, Alessio Polzot, che sarà anch’egli impegnato nel progetto.
“L’argomento del progetto – spiega Cortella, docente di fisica tecnica industriale – è di grande rilevanza, considerato l’impatto significativo che le strutture dei centri commerciali hanno sui bilanci energetici nazionali”.
E se in Europa “il parco di edifici per la vendita all’ingrosso e al dettaglio corrisponde – esemplifica Cortella – al 28% degli edifici non residenziali, con un consumo energetico pari a 157 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno”, in Italia nel 2012 “erano censiti – riporta Cortella – ben 950 mila punti vendita, di cui il 25% di prodotti alimentari, con un consumo elettrico per le attività di commercio pari al 7,5% del consumo elettrico nazionale”.
Per questo è oggi più che mai importante ri-concettualizzare i centri commerciali attraverso un ripensamento e una ristrutturazione che necessita di un approccio sistemico (dall’architettura, alla termoacustica, all’illuminazione, allo studio ambientale e del confort, al risparmio energetico), in grado di proporre soluzioni basate su metodi, tecnologie e strumenti innovativi.
Un secondo obiettivo di CommONEnergy, inoltre, è quello di avere un forte impatto non soltanto dal punto di vista dell’efficienza energetica, ma anche sui clienti del centro commerciale: rendendo i benefici del progetto tangibili per un pubblico ampio, si mira a creare una sempre più diffusa consapevolezza dell’importanza di comportamenti di consumo sempre più sostenibili.
Il progetto adotterà tre casi dimostrativi specifici in Italia (Genova), Norvegia (Trondheim) e Spagna (Valladolid). I risultati, poi, prevedono una diversificazione di soluzioni.
“Saranno messi a punto – precisa Cortella – sistemi migliorativi sia studiati per edifici di centri commerciali di nuova costruzione, sia applicabili in occasione degli interventi di riammodernamento che si eseguono nei supermercati di norma ogni 5-8 anni”.
Ma anche i risultati parziali “saranno un prezioso arricchimento delle nostre conoscenze per fornire – sottolinea Cortella – indicazioni utili alla riduzione del consumo energetico dei punti vendita attualmente funzionanti, anche a livello territoriale”.
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Con il coordinamento di Eurac – Accademia Europea di Bolzano, partecipano a CommONEnergy in qualità di partner: Inres – Istituto Nazionale Consulenza, Progettazione, Ingegneria Sc; Acciona Infraestructuras S.A.; Fundación Cartif; Technische Universitaet Wien; Schneider Electric Spa; Stiftelsen Sintef; SOLID Gesellschaft Fur Solarinstallation und Design Gmbh; Bartenbach Lichtlabor Gmbh; Buildings Performance Institute Europe Asbl; Itm Power (Trading) Limited; Universitá di Udine; D’Appolonia Spa; Nilar Svenska Ab; Fraunhofer-Gesellschaft zur Foerderung der angewandten Forschung EV; Sunplugged – Solare Energiesysteme Gmbh; Epta Spa; Proigmenes Erevnitikes Diahiristikes Efarmoges; Durlum Gmbh; Cim-Mes Projekt Sp Zoo; DS Consulting Process Organization GmbH; Ayuntamiento De Valladolid; Storebrand Kjopesenter City Syd As.
14 gennaio 2014