eco edilizia – La terra continua a tremare. In Italia l’incubo del terremoto non abbandona il centro Italia.
E dopo il sisma del 24 agosto, che ha cancellato Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto, a partire dal 26 ottobre un nuovo sciame sismico di notevole intensità sta interessando il territorio fra Marche ed Umbria provocando un’enorme ondata di danni al patrimonio edilizio e architettonico.
La terra che continua a tremare riporta in auge le polemiche sull’efficienza delle politiche antisismiche e sulla solidità delle tecniche di costruzione. A detta degli esperti le migliori case antisismiche sono quelle costruite in legno.
Le tecniche costruttive moderne basate su legno certificato, infatti, come riferisce il Pefc Italia, federata allo schema di certificazione forestale sostenibile, permettono di costruire edifici antisismici fino a 20 piani. E in Australia ci sono esempi che addirittura superano i 40 piani.
“Il primo vantaggio immediato di un edificio in legno è che è rapido a costruirsi – spiega Antonio Brunori, segretario generale Pefc Italia – i tempi vanno dalle 4 settimane alle 8 settimane a seconda delle dimensioni”.
Questi edifici, inoltre, “sono più leggeri rispetto a strutture in cemento armato o acciaio e ovviamente c’è il fatto che hanno una resistenza verso le scosse che li rende più adatti alle zone sismiche”.
Un edificio in legno, infatti, “si adatta bene ad un movimento mentre una struttura pesante potrebbe essere danneggiata soprattutto per scosse di Richter superiore in genere a 5.5 o 6″.
Recentemente l’Università di Trento e il Politecnico di Milano hanno attivato due borse di studio per ricerche nel campo dell’ingegneria delle costruzioni in legno.
Obiettivi dei due nuovi dottorati di ricerca, che Assolegno e Federlegno Arredo Eventi hanno deciso di sostenere presso i due atenei, sono lo studio del comportamento delle strutture di legno, con particolare attenzione alla resistenza sismica, la verifica delle potenzialità degli edifici a tecnologia mista, della prefabbricazione e delle sopraelevazioni realizzate con tecnologie costruttive in legno, la possibilità di favorire lo sviluppo di linee guida e l’aggiornamento degli strumenti normativi.
“Il binomio impresa e ricerca come garanzia di crescita e sviluppo è parte integrante del mondo delle costruzioni a base legno – spiega Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo Eventi – Per questo abbiamo deciso di finanziare due borse di studio che consentiranno di aprire nuovi e promettenti orizzonti nell’edilizia in legno, un settore che vede le nostre aziende sempre più protagoniste in Italia e nel mondo“.
“La scelta di Assolegno di FederlegnoArredo di sostenere in modo concreto e diretto la ricerca universitaria – aggiunge Emanuele Orsini, presidente di Assolegno – ribadisce con forza l’importanza della collaborazione tra realtà che pur
nella loro diversità operano per un bene comune i cui frutti saranno goduti dall’intero Paese. L’accordo con il Politecnico di Milano e con l’Università di Trento va nella direzione di assicurare al nostro Paese professionisti competenti e responsabili con lo scopo di dare vita a soluzioni costruttive sicure, resistenti al sisma e in grado di ridurre al minimo il consumo di suolo“.
“Il sostegno dato da Federlegno Arredo Eventi e ProHolz Austria alla ricerca sulle strutture in legno presso l’Università di Trento – spiega Marco Tubino, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica – è di notevole importanza per riuscire a continuare quelle attività di ricerca, didattica e supporto alle attività di normazione che hanno visto il nostro dipartimento tra i protagonisti nel settore del legno strutturale almeno negli ultimi due decenni.
Da una parte ciò è per noi motivo di orgoglio dall’altra si deve riconoscere al comparto industriale del legno di avere operato e operare secondo una visione e una strategia di lungo periodo in cui i settori della ricerca e dell’industria devono procedere collaborando attivamente per competere efficacemente nel mondo delle costruzioni, oggi sempre
più attento alle tematiche della sostenibilità, delle prestazioni, della riduzione del consumo di suolo e, quindi, del riuso“.
Positivo anche il commento di Stefano Della Torre, direttore del dipartimento A.B.C. del Politecnico di Milano “La ricerca sulle tecnologie sostenibili è centrale nel nostro progetto scientifico, ritengo quindi che il dottorato ABC abbia le caratteristiche di ambiente interdisciplinare in cui sviluppare in tutte le direzioni le potenzialità del legno per il futuro del settore delle costruzioni“.
31 ottobre 2016