riciclo e ambiente – In Europa sono 125 milioni le persone esposte quotidianamente a livelli eccessivi di rumore da traffico e che per questo rischiano conseguenze anche gravi per la salute, come sottolineato più volte anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Una problematica che, anche se spesso sottovalutata, si fa “sentire”.
Tra le azioni di contrasto possibili, una delle soluzioni dal maggior potenziale di sviluppo, per maturità della tecnologia e possibilità di diffusione su larga scala, è l’impiego di asfalti “fonoassorbenti”, realizzati grazie all’aggiunta di polverino di gomma da Pneumatici Fuori Uso al bitume.
Per testarne caratteristiche e vantaggi, a settembre 2016 ha preso il via il progetto Life Nereide, co-finanziato dall’Unione Europea, che mira proprio a ottimizzare i benefici acustici di pavimentazioni stradali realizzate con l’aggiunta di gomma riciclata e fresato di asfalto, il materiale che si ricava dal recupero di vecchie pavimentazioni stradali e utilizzato in sostituzione dei minerali vergini comunemente utilizzati.
Capofila del progetto è il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, affiancato da ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana), il centro di ricerca belga BRRC (Belgian Road Research Centre), la società consortile senza scopo di lucro Ecopneus, l’Istituto di acustica e sensoristica “Orso Mario Corbino” e la Regione Toscana.
Il progetto Nereide (acronimo di Noise Efficiently REduced by recycleD pavements – rumore ridotto efficacemente con “asfalti riciclati”) intende portare benefici non solo dal punto di vista dell’inquinamento acustico, ma anche negli impatti ambientali complessivi e dell’inquinamento atmosferico nelle realizzazioni di nuove pavimentazioni.
Gli obiettivi, le azioni previste e i risultati attesi sono stati illustrati alla fiera Asphaltica di Verona, principale evento nazionale della filiera dell’asfalto, durante un convegno.
Nel corso del progetto saranno stesi 5.250 metri di queste nuove superfici stradali sperimentali (5.200 m di nuove superfici a bassa emissione sonora in Toscana e 50 m di superficie di prova in Belgio), grazie anche all’utilizzo del 35-50% di asfalto riciclato.
Saranno sviluppate anche nuove metodologie di misurazioni acustiche, che consentiranno una maggiore affidabilità dei risultati del monitoraggio, aiutando e orientando anche la Pubblica Amministrazione e le stazioni appaltanti nella scelta tra i nuovi asfalti con prestazioni migliorate.
Grazie al progetto è previsto un concreto miglioramento della qualità della vita delle persone per ciò che concerne l’esposizione al rumore, in quanto le nuove superfici saranno realizzate in aree urbane dove i limiti di rumore sono superati e dove è già previsto un intervento di mitigazione.
Infatti, in Italia, specialmente in contesti urbani, la realizzazione di barriere o finestre isolanti spesso non è fattibile o non è efficace. Il miglioramento previsto della qualità del suono percepito sarà valutato attraverso circa 700 sondaggi che saranno somministrati ai cittadini e che valuteranno gli effetti psico acustici e le differenze avute con le nuove superfici in riferimento al fastidio percepito e ai disturbi del sonno.
27 febbraio 2017